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giovedì, Aprile 25, 2024
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Ercolano ricorda le vittime di camorra: “La cultura della legalità parte dai giovani”

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In occasione della giornata della memoria per le vittime innocenti di mafia, questa mattina al MAV (Museo Archeologico Virtuale) di Ercolano si è aperta la settimana della legalità. Ospite d’eccezione è stato il Procuratore Nazionale Antimafia il dottor Federico Cafiero De Raho, tra i principali artefici delle operazioni che hanno portato all’arresto di diversi boss del clan dei casalesi.

Il sindaco Ciro Buonajuto, nell’introdurre l’incontro con gli studenti dell’istituto superiore “A. Tilgher”, ha dichiarato “La vostra presenza è importante e non ha solo un valore simbolico perché voi prima che studenti siete cittadini e se Ercolano è riuscita a combattere il malaffare e la criminalità è merito soprattutto dei cittadini e commercianti coraggiosi. Abbiamo voluto questo evento perché per avere risultati sempre migliori bisogna partire dalle scuole, investendo in cultura e legalità cercando di evitare episodi tristi come quelli avvenuti a Napoli negli ultimi giorni“.

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Per i giovani disagiati e contro la dispersione scolastica si adopera in maniera concreta sul territorio anche la cooperativa “Radio Siani“, rappresentata per l’occasione dal suo presidente Giuseppe Scognamiglio che ha voluto, attraverso le parole di una toccante lettera di don Luigi Ciotti, spiegare come sia nata questa giornata della memoria: “Questa giornata nasce dal dolore di una madre, quella di Antonio Montinaro capo scorta del giudice Giovanni Falcone, che in occasione del primo anniversario della strage di Capaci, si avvicinò a don Ciotti e prendendogli le mani gli chiese, in lacrime, come mai venisse ricordato sempre solo il giudice Falcone mentre il figlio e gli altri agenti venissero semplicemente liquidati con i ragazzi della scorta. Così don Ciotti reputò giusto che tutte le vittime della mafia fossero ricordate per nome e da lì nacque l’idea, poi approvata dallo Stato Italiano, di istituire una giornata del ricordo che si tiene una volta all’anno, il 21 marzo, con incontri e manifestazioni in una città italiana che quest’anno sarà Foggia“.

La parola è poi passata al Procuratore Cafiero De Raho che ritornando sul discorso dei giovani sempre più violenti sintetizza così: “Siamo stati tutti giovani e sappiamo quanto sia difficile esserlo, soprattutto in quest’epoca con tutto il materiale che gira su Facebook ed in televisione (Gomorra) in cui si narrano realtà diverse da ciò che invece accade nel nostro mondo. La scuola è fondamentale nella crescita dei giovani, i professori devono fungere prima da educatori e poi da insegnanti facendo capire il vero concetto di legalità che non è il guadagno facile oppure ottenere le cose con la violenza. Nella vita con costanza e sacrificio si può ottenere tutto perché nulla è precluso, non accontentatevi e puntate sempre in alto“.

L’incontro si è poi concluso con una passeggiata, per le strade del centro, dal MAV fino al corso Resina presso l’ormai ex roccaforte del boss confiscata e divenuta la sede di Radio Siani.

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