Fabio Orefice, a cui oggi polizia e carabinieri hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa su richiesta della DDA, si guadagnò la ribalta delle cronache per essere scampato a un agguato e per avere successivamente minacciato i killer via social con una foto che lo ritraeva bendato in ospedale e il post «il leone è ferito ma non è morto». L’episodio risale al 16 ottobre del 2014: Orefice, ritenuto affiliato al clan Mele di Pianura, venne ferito in un agguato organizzato dal clan rivale dei Pesce Marfella. Finì in ospedale da cui lanciò il guanto di sfida al gruppo camorristico antagonista dando il via a un «botta e risposta» a colpi d’arma da fuoco della durata di alcuni mesi. Una prima misura cautelare gli è stata notificata dalle forze dell’ordine il 14 marzo del 2017.
Scampato all’agguato di camorra, sfida ai killer su Fb: oggi il ras è finito in carcere
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