Faida tra Palazzinari e clan Mallardo, il racconto: “Avevamo più armi e soldi”

Racconta di spaccature tra le fazioni del clan Mallardo il pentito Caracallo. In uno dei verbali racconta che i i malumori sono venuti fuori dopo la morte di Feliciano. Rispondendo alle domande del pm della DDA, il collaboratore dichiara: “Ci sono stati sempre malumori, fin quando stava Feliciano MALLARDO che stava in carcere, diciamo, loro ci tenevano in mezzo a certe cose però sempre con il malumore perché noi che stiamo in mezzo lo sappiamo per esempio se abbiamo mantenuto i soldi per un certo tot di tempo,  questi soldi ci sono stati tolti di mano con una scusa che servivano, avevamo noì la disponibilità di armi, motorini, macchine, abbiamo sempre tenuto quanto noi qua, dopo con varie, diciamo, furbizie: ci serve questa pistola, ci serve questo motorino, ci serve questa macchina. Hanno fatto in modo che man mano noi non avevamo più disponibilità sia di armi e sia di soldi, giustamente, perché sapevano che al confronto con il gruppo di DI BIASE, noí per esempio i morti li abbiamo fatti, quindi sapevano che se noi partivamo cinque, sei di noi loro dovevano stare attenti, perché non siamo tipi che ci venivano a chiavare una botta e ce la tenevamo! Noi li andavamo a prendere, cioè noi non ce ne importiamo, abbiamo tenuto sempre questo concetto”