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sabato, Maggio 4, 2024
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Francesco Pio sbranato da due pitbull a Eboli, il servizio sanitario deciderà se abbattere o no i cani

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Aveva poco più di un anno Francesco Pio D’Amaro, il bimbo morto questa mattina a Eboli dopo essere stato azzannato e ucciso da due pitbull. 

Il piccolo, stando a quanto ricostruito, si trovava in braccio allo zio quando è stato azzannato dai due cani, per poi morire poco dopo a causa delle profonde ferite riportate. Ferita anche la mamma, intervenuta per cercare di salvare il figlioletto.

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Francesco Pio sbranato e ucciso da due pitbull, il cordoglio del sindaco di Eboli

Sul posto in mattinata si è recato il sindaco di Eboli, Mario Conte, per portare cordoglio alla famiglia e sincerarsi delle condizioni della mamma, ferita nel disperato tentativo di sottrarre il figlio ai morsi dei due molossi, purtroppo fatali.

“È una disgrazia che addolora l’intera città – dice il sindaco di Eboli –. La nostra comunità è profondamente scossa dall’immane tragedia verificatasi questa mattina a Campolongo. L’attacco di due pitbull ha strappato alla vita un bimbo di appena 15 mesi sotto gli occhi inorriditi della madre, anch’ella ferita. Ai familiari del piccolo porgiamo con semplicità il nostro profondo cordoglio, conosci che le parole, in tali casi, possono ben poco alleviare il dolore”.

A quanto si apprende la famiglia del piccolo purtroppo deceduto è in affitto in questa casa i cui proprietari sono anche i padroni dei due cani. “La famiglia del bimbo morto non aveva rapporti con quei cani, non erano loro a gestirli – ha spiegato Conte –. Quello che è accaduto deve essere di monito a chi possiede questo tipo di cane”.

Il servizio sanitario comunale deciderà se abbattere o meno i due cani

Dopo l’accaduto, i due cani sono stati presi in carico dal servizio sanitario del comune di Eboli. Si deciderà, prossimamente, se abbatterli o meno, ma è tutt’altro che scontato che ciò accada. La legge in materia è la 281 del 1991, la “Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo” e prescrive che  si possano sopprimere “in modo esclusivamente eutanasico, ad opera di medici veterinari i cani soltanto se gravemente malati, incurabili o di comprovata pericolosità”.

Servirà, quindi, una valutazione veterinaria per attestare l’effettiva pericolosità dei due cani.

 

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