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Franco Ricciardi dopo il crollo nella Vela Celeste: “Una tragedia annunciata, ho il cuore a pezzi”

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Franco Ricciardi, cantautore doppio disco d’oro nonché figlio di Scampia, ha concesso nelle ultime ore un’intervista esclusiva al Corriere del Mezzogiorno, in cui ha espresso il suo pensiero e le sue sensazioni circa il crollo avvenuto nella Vela Celeste, nel corso della serata di ieri.

Franco Ricciardi sul crollo nella Vela Celeste: “Una tragedia incredibile, ma allo stesso tempo annunciata”

Queste le parole del cantautore: “È una tragedia incredibile, ma allo stesso tempo è una tragedia annunciata. Stavo tenendo un concerto in provincia di Caserta, al termine dello spettacolo mi sono precipitato a Scampia. Sono arrivato intorno alle 2. Sapevo di non poter fare nulla, ma sentivo il bisogno di dover essere lì. Quando sono arrivato sotto la Vela Celeste la polizia mi ha riconosciuto e mi ha fatto passare. Mi sono avvicinato al luogo della tragedia, ho ancora davanti agli occhi le scene di quelle immagini terribili. Qualche istante dopo ho capito però che la mia presenza non poteva essere d’aiuto, mi sono sentito inerme”.

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“Una tragedia annunciata”, ripete Franco Ricciardi, che spiega il suo punto di vista: “Sappiamo da anni che quel posto è inagibile, che le persone non potevano abitare lì. Ma se hanno continuato a viverci è perché evidentemente non hanno avuto un’alternativa, un posto diverso in cui andare a vivere. Sgombrare le persone dalle case è facile, il difficile è dire a queste persone da domani dove andranno a vivere”.

E aggiunge: “Si è pensato di risanare Scampia abbattendo le Vele, ma non si è pensato a “risanare” le persone, offrendo loro un lavoro dignitoso: questa è la mia rabbia”.

“Lì c’è la mia vita, ci sono io, ho il cuore a pezzi”

L’artista ricorda che Scampia l’ha vista venire su. “Negli ultimi anni – dice – il quartiere ha cambiato faccia. Le nuove generazioni sono diverse da quelle di un tempo, e proprio ora che quel posto stava per rinascere è avvenuta questa tragedia”.

Nella Vela Celeste abitano, inoltre, dei parenti dell’artista. – prosegue – vivono dei miei cugini. Al momento non ci sono tra i feriti persone che conosco, ma non escludo che ci possa essere qualche parente o qualche conoscente. Io attualmente abito a Posillipo, ma ogni giorno quando sono a Napoli “salgo” a Secondigliano. Io Scampia ce l’ho tatuata nel cuore, per il semplice fatto che porto con me l’orgoglio di questo territorio: lì c’è la mia vita, ci sono io. E dopo questa tragedia ho il cuore a pezzi”. 

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Nicola Avolio
Nicola Avolio
Giornalista pubblicista, mi sono avvicinato per la prima volta alla professione iniziando a collaborare con la testata "La Bussola TV", dal 2019 al 2021. Iscritto all'albo dei pubblicisti da giugno 2022, ho in seguito iniziato la mia collaborazione presso la testata "InterNapoli.it", e per la quale scrivo tuttora. Scrivo anche per il quotidiano locale "AbbiAbbè" e mi occupo prevalentemente di cronaca, cronaca locale e sport.