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giovedì, Aprile 18, 2024
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Frode sui petroli, maxi sequestro ai danni dell’imprenditore legato al clan

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Stamattina, a seguito di una complessa indagine patrimoniale, gli agenti della Divisione Anticrimine- sezione  Misure di Prevenzione Patrimoniali  della Questura di Napoli hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro di beni, emesso, ai sensi del codice Antimafia, dal Tribunale di Napoli – Sezione Misure di Prevenzione, su proposta del Questore di Napoli, nei confronti di Giuseppe Savino, 45enne. Savino, da tempo legato famiglia camorristica dei Formicola di San Giovanni a a Teduccio, si è specializzato nelle frodi fiscali attuate mediante la commercializzazione di prodotti petroliferi esenti da IVA in quanto apparentemente destinati all’esportazione, ma in realtà venduti in Italia; funzionale a questo meccanismo era l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, emesse da società “cartiere” create ad hoc. Savino, già colpito nel 2016 da una misura restrittiva emessa dal GIP del Tribunale di Catania in quanto promotore ed organizzatore di un’associazione tesa a sottrarre prodotti petroliferi al pagamento delle imposte, nel 2019 è stato altresì destinatario di un’ulteriore misura cautelare del gip del Tribunale di Napoli in quanto organizzatore di un gruppo strutturato di persone che dal 2012 al 2015 aveva sottratto all’Erario IVA per molti milioni di euro; infine, oggi è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Napoli in quanto indagato per impiego di beni di provenienza illecita commesso per agevolare un’associazione di stampo camorristico, per emissione di fatture per  operazioni inesistenti e per trasferimento fraudolento di valori.

L’odierno provvedimento di sequestro, che precede l’emissione della misura definitiva della confisca, ha avuto ad oggetto un ingente patrimonio nella disponibilità del Savino, risultato acquisito attraverso l’impiego di denaro proveniente da illecite attività per un valore complessivo di circa 2,5 milioni di euro. In particolare, sono stati sequestrati alcuni locali deposito nella zona di San Giovanni a Teduccio e le seguenti società, tutte operanti nel settore del commercio all’ingrosso di prodotti petroliferi in Italia e all’estero e ritenute funzionali alle frodi.

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