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venerdì, Maggio 3, 2024
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Accusata di aver dato un telefonino al detenuto, Garante indagata a Caserta

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In qualità di garante dei detenuti, Emanuela Belcuore, avrebbe favorito in modo non lecito un detenuto del carcere di Santa Maria Capua Vetere, procurandogli un cellulare intestato a un’altra persona. Si sarebbe anche adoperata per fargli avere una relazione di servizio positiva, ricevendo in cambio un paio di scarpe dalla sorella del recluso, titolare di una boutique. Secondo l’Ansa sono alcuni dei fatti contestati dalla Procura Santa Maria Capua Vetere a alla garante dei detenuti nel Casertano, alla quale sono stati sequestrati i dispositivi elettronici per riscontrare le accuse.

Accuse, quelle mosse dagli inquirenti a Belcuore, basate anche su annotazioni di servizio della polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, struttura nota per le violenze ai danni dei detenuti commesse dagli agenti penitenziari il 6 aprile 2020. Tra le contestazioni alla Garante, da verificare, anche quella di aver avvisato il detenuto di un’imminente perquisizione al fine di sbarazzarsi del cellulare che la garante gli aveva procurato.

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