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venerdì, Maggio 3, 2024
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Gianni Minà cittadino onorario di Napoli: le storiche interviste con Maradona, Troisi e Fidel Castro

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“È morto Gianni Minà, uomo ed intellettuale di grandissima cultura e sensibilità, dal pensiero profondo, il cuore aperto e la mente senza confini, giornalista libero e coraggioso, fuori dal sistema, indimenticabili ed uniche le sue interviste…e come non ricordarlo tra Pino Daniele e Massimo Troisi in TV. Uno dei ricordi più belli che ho da Sindaco è la cittadinanza onoraria che ho voluto dare a Gianni nel 2019, perché lui era tanto napoletano, e la foto di Gianni, Pino e Massimo che mi ha regalato, con una bellissima dedica, Rosaria Troisi, sorella di Massimo”. Lo scrive Luigi de Magistris

Questa la storica intervista del 25 novembre 1990 ad un Maradona in crisi col Napoli e desideroso di andare via perché “un ciclo si è chiuso” dice il campione. L’intervista è stata trasmessa ieri da Dribbling su Rai 2 e su RaiPlay.it . Il giornalista, che aveva grande amicizia e confidenza con il Pibe de Oro riesce a far raccontare al campione argentino il suo male oscuro da cui non riusciva ad uscire. (guarda l’intervista)

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Solo con lui, infatti, il pibe de oro si è più volte aperto a racconti personali che andavano oltre i formalismi stereotipati delle tipiche interviste ai calciatori. Storica rimarrà quella rilasciata al termine della semifinale dei mondiali 1990 Italia-Argentina, giocata per uno scherzo balordo del destino proprio a Napoli, e che sancì la cocente eliminazione dei padroni di casa ai calci di rigore. “Parlo solo con Gianni, solo con lui”, sentenziava Maradona senza possibilità di replica ai cronisti che si affannavano a raggiungerlo con il microfono mentre tornava negli spogliatoi dell’allora San Paolo.

Gianni e Diego, le storiche interviste

Quell’intervista, che lo stesso Minà definì ‘irripetibile’, andò in onda a tarda notte durante ‘Zona Cesarini’, un rotocalco creato dallo stesso giornalista nel quale raccoglieva le testimonianze dei protagonisti della competizione iridata. Un prezioso fiume di parole rimasto nella storia della televisione, affiancato poi nel 2005 da un’altra grande intervista nella quale un Maradona quarantacinquenne raccontava della ripresa fisica e mentale in una delle tante pedalate verso la più grande utopia: la serenità.

Minà ha sempre definito il rapporto con il campione ‘molto franco’ e privo di pregiudizi. La chiave che gli consentì di conquistare la fiducia e la sincera amicizia di Maradona fu proprio il suo approccio all’uomo Diego, alla delicatezza con cui trattò le debolezze confidategli.

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