Altro caso di lavoro sottopagato. Come spesso capita, prima ancora che dai Centri per l’impiego, diverse offerte di lavoro non specializzato transitano tramite degli annunci sui social o su altre piattaforme web.
Lavori sottopagati tramite annunci sul web, l’ultimo caso a Napoli
L’ultimo caso ci porta a Napoli. L’inserzione su un sito online recita testuali parole: “Cercasi ragazzo per consegne/tuttofare per tavola calda a Napoli. Per maggiori informazioni contattare solo via whatsapp il numero…”. A questo punto, come riportato dal Corriere della Sera, un loro giornalista si finge interessato all’annuncio di lavoro e provvede a contattare l’inserzionista.
E l’inserzionista risponde, al che gli viene subito chiesta la paga: “Per la paga dobbiamo vederci da vicino – dice – e sai perché: dobbiamo capire prima davanti chi abbiamo. Se realmente ci togli il lavoro di dosso o no, perché vengono persone che dicono di saper fare tutto e poi non sanno neanche da dove iniziare, e parlano pure di paga”. Al che il giornalista finto interessato insiste, sostenendo di aver già lavorato come rider e che quindi conosce bene il mestiere, ma il ristoratore continua a tenere banco, fin quando non sbotta dicendo: “Amico mio non riesco ad aiutarti, cerca da qualche altra parte”, chiudendo poi la telefonata.
La testimonianza di chi ha sostenuto il colloquio
Sempre il Corriere della Sera si è imbattuto in Antonio, un ragazzo realmente interessato all’annuncio e che ha sostenuto un colloquio con il ristoratore. “Cercano – dice – un ragazzo che faccia consegne in bicicletta per 150 euro alla settimana. L’orario di lavoro? Dalle 8 alle 18, dal lunedì al sabato”. E aggiunge: “Con questo ristoratore c’ho pure litigato: non cercano lavoratori ma schiavi”.
Calcolatrice alla mano, con una simile tabella orario, la paga è pari a di 2,5 euro l’ora. Una paga da schiavi più che da lavoratori, effettivamente.