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sabato, Aprile 27, 2024
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Tutti i ruoli del ‘gruppo di via Turati’, la mala di Frattaminore era un’articolazione del clan Pezzella

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Aveva il loro quartier generale nelle palazzine di via Turati il gruppo sgominato dai carabinieri della Compagnia di Giugliano (guidati dal capitano Andrea Coratza) a Frattaminore. Lì gestivano lo spaccio per conto del clan Pezzella, di cui erano una costola, impegnati in una sanguinosa faida criminale con il gruppo contrapposto dei Mormile-Cristiano di Arzano.

I destinatari del decreto di fermo di pm sono quatto uomini e tre donne: Pasquale Landolfo, ‘o scagnato, 41 anni; Francesca Cipolletta, detta ‘a zia, 43 anni; Assunta Esposito, conosciuta come Assuntina, 41 anni; Antonio Martino, 41 anni; Pasquale Sangiuolo, 31 anni; Luigi Capuano, 50 anni; Carmela Landolfo, 20 anni.

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Pasquale Landolfo è considerato dagli inquirenti il “capo, promotore, organizzatore e gestore della piazza di spaccio situata a Frattaminore al civico 20 di via Turati”. La base era organizzata per la vendita di sostanze stupefacenti, in particolare  marijuana, hashish, crack e cocaina. Gli appartamenti ubicati al piano rialzato e al terzo piano erano utilizzati come basi operative, adibite a laboratorio per il taglio dello stupefacente, la preparazione e consegna delle dosi. Francesca Cipoletti è considerata la “fornitrice principale e stabile della piazza di spaccio, mentre i restanti indagati quali partecipi addetti, con ruoli interscambiabili, alla vendita e consegna delle dosi agli acquirenti, al controllo della “sicurezza” del sito, al taglio della droga, al confezionamento delle dosi, alla funzione di cà. palo/vedetta e di pusher, alla gestione della contabilità e all’occultamento della droga”.

I militari dell’Arma hanno ricostruito una stabile e articolata struttura operativa del gruppo dedito allo spaccio, il quale “era dotato di mezzi e disponibilità finanziarie, mezzi di protezione (sistemi di videosorveglianza) atti ad impedire ed eludere l’intervento delle forze dell’ordine. Si avvalevano, ai fini della gestione, di telefoni cellulari dedicati, materiale di confezionamento, bilancini di precisione e appunti manoscritti”. 

Il gruppo, secondo gli inquirenti, era un’articolazione del clan Pezzella, operativo sui territori di Frattaminore, Frattamaggiore e zone limitrofe, in guerra contro il clan della 167 di Arzano, faida scoppiata dopo la scarcerazione di taluni elementi apicali, tra cui Monfregolo Giuseppe alias “o guallaruso”.

Durante le operazioni sono stati trovati e sequestrati 15 mila euro in contanti la cui origine non e’ ancora chiara, vari bilancini di precisione, un fucile a pompa, munizioni di vario calibro e tra queste anche quelle per kalashnikov.

Dalle indagini, condotte anche con l’ausilio di attività tecniche ed iniziate nel gennaio di quest’anno dopo allarmanti episodi criminali che hanno recentemente interessato i comuni di Frattamaggiore, Frattaminore ed Arzano, è emerso un gruppo criminale, organizzato e strutturato, che controlla le attività illecite nel comune di Frattaminore, soprattutto nel mercato della cessione delle sostanze stupefacenti con la gestione di una fiorente piazza di spaccio.

Il sodalizio, come ricostruiscono i carabinieri, ha dimostrato di avere disponibilità di armi di vario genere, alcune delle quali rinvenute e poste sotto sequestro nel corso delle indagini, pronte per essere utilizzate nell’ambito dell’attuale contrapposizione tra le diverse compagini delinquenziali interessate ad imporre ciascuna la propria egemonia sull’area a nord di Napoli.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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