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lunedì, Maggio 27, 2024
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I politici pagavano 30 euro a voto, la camorra controllava un seggio elettorale

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Introduzione

I politici avrebbero comprato i voti dai clan di camorra per potersi assicurare la vittoria elettorale nel maggio del 2023, mentre i camorristi avrebbero accettato subito i soldi e la promessa della protezione politica.

Secondo le indagini condotte dai pm della Direzione Distrettuale Antmafia, Henry John Woodcock e Stefano Capuano, sarebbero stati Sabino De Micco e Antonietta Ponticelli le vere parti sostanziali dell’accordo di voto di scambio politico mafioso.

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Il consigliere municipale di Fratelli d’Italia sarebbe stato il finanziatore della compravendita dei voti, invece, la figlia del boss ergastolano Gianfranco avrebbe avuto voce in capitolo all’interno del suo clan. Infine Giusy De Micco sarebbe la beneficiaria finale del sistema di corruzione, ma la 30enne candidata non è stata eletta nell’ultima tornata amministrativa a Cercola.

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Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.
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