I contatti tra politici e camorristi
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L’aspirante consigliera e il fratello Sabino sarebbero stati coloro che materialmente finanziavano i mafiosi per ottenere le preferenze dalle urne. Secondo le accuse i due fratelli e il padre avrebbero stanziato 1800 euro per l’acquisto di un pacchetto di 60 voti. Ponticelli, Giovanni e Giuseppina De Micco, Fico e De Francesco sono stati ritenuti legati ai clan Ponticelli-Fusco e ai De Micco De Martino: tutti avrebbero accettato il patto con i politici.