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sabato, Maggio 4, 2024
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Il Covid torna a far paura, test obbligatorio a Malpensa e Fiumicino: “Situazione da monitorare con attenzione”

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Dopo Malpensa, anche all’aeroporto di Fiumicino riprendono i test per i voli provenienti dalla Cina.

“In attesa delle disposizioni nazionali riprendono i test all’aeroporto internazionale di Fiumicino per i voli che provengono dalla Cina”, comunica l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato. “I test si svolgeranno con le consuete modalità, sotto la supervisione dell’ Istituto Spallanzani e con il supporto delle USCAR regionali – prosegue –. Non dobbiamo abbassare la guardia, le ultime notizie sul Covid ci spingono a tenere alta l’attenzione”.

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I passeggeri che sbarcheranno e che, dopo i controlli di rito, risulteranno positivi al Covid, verranno posti in isolamento in apposite strutture. Attualmente non sono più presenti i “covid hotel”, smantellati col rientrare dell’emergenza, ma chi sarà trovato positivo al test verrà ospitato in strutture sanitarie ad hoc ancora attive. Il test è facoltativo ma particolare attenzione, si apprende da fonti regionali, sarà riservata ai sintomatici.

QUASI 1 POSITIVO SU 2 TRA CHI ARRIVA A MALPENSA DALLA CINA

Media di quasi 1 passeggero su 2, tra quelli atterrati a Malpensa dalla Cina il 26 dicembre, è risultato positivo al tampone, non obbligatorio, predisposto dalla Regione Lombardia. 

“Sul primo volo – ha spiegato l’assessore di Regione Lombardia al Welfare Guido Bertolasosu 92 passeggeri sono 35 (38%) i positivi. Nel secondo, su 120 passeggeri 62 (il 52%) sono positivi. Adesso abbiamo attivato la procedura per il sequenziamento, domani mattina avremo i primi risultati”.

Dal 24 dicembre, il Ministro della Salute Orazio Schillaci sta seguendo con attenzione l’andamento dei contagi tra chi arriva a Malpensa dalla Cina e ha raccomandato il sequenziamento di tutte le varianti che possono emergere dai tamponi. Lo rende noto il Ministero.

LO SPALLANZANI LANCIA L’ALLARME

“Il problema Cina va affrontato oggi con grande tempestività e coesione internazionale. I dati, pochi e poco trasparenti, stanno creando timore nella comunità internazionale, anche quella scientifica”. E’ una passaggio del documento dello Spallanzani sullo scenario attuale del Covid. “Il timore è che, in un paese con un alta percentuale di non vaccinati in cui sono stati utilizzati vaccini poco efficaci che danno una bassa protezione di popolazione, una così forte crescita esponenziale dei contagi possa generare la selezione di una nuova variante, molto più immuno-evasiva e trasmissibile”.

Il rischio, ragiona lo Spallanzani, è che la nuova variante “traghetti l’evoluzione di SARS-CoV-2 oltre Omicron, la variante dominante a livello globale ormai dalla fine del 2021”. Lo Spallanzani afferma, inoltre, che “al momento, le poche informazioni che arrivano dalla Cina indicano che le varianti che stanno alimentando questa nuova imponente ondata di contagi sono le stesse che già circolano da tempo a livello globale, ancora quindi all’interno delle sottovarianti di Omicron”.

 

 

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