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giovedì, Maggio 2, 2024
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Il mistero di Chioggia si ripete: 5 uomini trovati morti in casa in un mese

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Dopo una serie di ambigue scoperte il caso di Chioggia induce ad una serie di perplessità. Gli elementi che hanno indotto alla materializzazione di questi dubbi sono da ricondurre al ritrovamento dei cadaveri di alcuni uomini di mezza età. Ognuno dei quali ha perso la vita in circostanze particolari nella propria casa. Ad oggi i morti ritrovati risultano essere 5.

Morti particolari avvenute in casa in un mese

La frequenza con la quale alcune morti si sono palesate in modo similare e nell’arco  di un mese hanno riscosso un tumulto riflessivo evidente. Le circostanze di morte che riguardano l’ultimo cadavere ritrovato risultano essere estremamente similari alle dinamiche che hanno coinvolto gli altri 4 uomini. Ad ospitare quest’ultima tragedia è la cittadina di Chioggia. Tali sono gli interrogativi che la popolazione ha iniziato a ravvedere dei collegamenti calibrati in merito ai decessi avvenuti. Sulla base di queste ipotesi si surclasserebbe la convinzione che le morti siano avvenute per improvvisi malori.

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L’ultimo uomo tra le vittime ritrovate morte a casa

L’ultima vittima si chiamava Alessandro Nordio e aveva 54 anni. L’uomo viveva da solo in un appartamento a Borgo San Giovanni. A dare segnali di evidente preoccupazione i suoi colleghi che non vedendolo arrivare a lavoro e rispondere al cellulare hanno lanciato l’allarme. Poiché neanche il fratello aveva notizia ha deciso di recarsi a casa sua, in questo modo ha rinvenuto il corpo dell’uomo. Potrebbe trattarsi soltanto di un’assurda casualità eppure è estremamente curioso notare come il destino abbia cucito somiglianze così attendibili in tempi effettivamente modici.

Le vittime precedenti 

Elementi concreti che alimentano l’idea del collegamento tra le morti dei 5 uomini: Sandro Schiavon, il primo, Massimo Bonaldo, Alfredo Giulio e Antonello Chiereghin il quarto, sono altri aspetti in comune. Tutti gli uomini, infatti, vivevano da soli in zone non molto distanti l’una dall’altra. Questi condividono inoltre la stessa causa di morte, ovvero quella per improvviso malore. Tutti erano uomini di mezza età escluso il 78enne Alfredo Giulio. Questo dato induce ad una serie di punti interrogativi irrisolti. Non essendo infatti l’età così avanzata è strano che tutti abbiano risentito di gravi complicazioni sanitarie.

Particolari coincidenze

Due di loro poi, (Bonaldo e Chiereghin) vivevano all’interno dello stesso palazzo mentre altri due ancora (Nordio e Bonaldo) si conoscevano perché una volta avevano lavorato nello stesso punto. Risultano quindi evidenti le numerose coincidenze. Eppure bisogna pensare che Chioggia non è di certo una grande città, di conseguenza è naturale che l’attenzione si palesi per queste situazioni ma visualizzare una serie di morti simili e ravvicinate nella dimensione temporale è normale che faccia scalpore.

Parla l’assessore ai servizi sociali: Sandro Marangon

“Sulla base delle mie conoscenze non credo vi siano delle motivazioni correlate a queste morti se non una serie di coincidenze. Il messaggio che intendo estendere riguarda le conseguenze della solitudine. Non intendo entrare nel merito della vita del singolo uomo, tra l’atro conoscevo alcune delle persone coinvolte e non erano affatto sole nonostante non avessero qualcuno con cui vivere insieme. Credo però ugualmente che nella vita sia necessario dimostrare alle persone che possono chiedere aiuto e che c’è una soluzione anche quando la solitudine le soffoca, anche quando il senso di isolamento sembra essere più forte di tutto il resto”.

 

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