La soddisfazione del cliente è uno dei primi obiettivi degli imprenditori che vogliono assicurarsi costanti guadagni. Nemmeno lo spaccio di droga sembra sfuggire a questa regola, come emerso nell’ultima ordinanza che ha sgominato la piazza di spaccio nel rione Sanità a Napoli.
Seguendo diverse tracce gli inquirenti hanno scoperto un gruppo criminale nel rione Sanità, guidato da Giglio Antonio, che si sarebbe occupato della vendita di hashish e non solo. Infatti il 32enne si sarebbe avvalso della collaborazione del cognato Salvatore Colonna, capopiazza autonomo, per venire incontro alle richieste di acquisto di cocaina avanzate dai propri clienti. Il gruppo, nonostante le restrizioni provocate dalla pandemia Covid, allora in atto, non avrebbe fermato la propria attività grazie anche ai tre diversi canali di approvvigionamento dislocati tra San Giovanni a Teduccio, Miano e la zona della Masseria Cardone.
COGNATI INTERCETTATI
Colonna ed i suoi fedelissimi avrebbero svolto l’attività di spaccio di cocaina da una casa situata in via Bernardo Celentano, senza tralasciare le consegne al domicilio dei consumatori o in un luogo concordato. Dunque Giglio si sarebbe rivolto al parente per soddisfare le richieste di cocaina degli acquirenti. Questa dinamica troverebbe riscontro in un’intercettazione telefonica, risalente al giugno 2020, quando Giglio avrebbe rimproverato Colonna, dopo le lamentele sulla scarsa quantità della cocaina comprata da un suo cliente, sottolineando che avrebbe dovuto riservare un trattamento migliore.
Salvatore Colonna: Ci devo fare come ha detto lui?
Antonio Giglio: Eh 25 euro, dici o fra, basta che vieni domani subito eh…
S.C: Va buono!
A.G: Fatteli portare subito a te lì, domani…Diglielo alle otto ce la fai?
Colonna nell’ambientale rivolgendosi al cliente: O cugì verso le otto cela fai domani a
portarmi il resto? Alle otto di sera?
S.C: Vabbuò ha detto che ce la fa!
A.G: Ok