I soldi dei parcheggi abusivi sono stati un’ottima fonte di guadagno per il clan guidato da Massimiliano Esposito. L’organizzazione criminale esercitava un capillare controllo del territorio anche attraverso il racket della gestione dei parcheggi nei pressi dei tanti locali presenti sul territorio di Bagnoli e nelle zone limitrofe.
Il boss ‘o Scugnato ha ribadito il suo controllo sugli affari illeciti anche al figlio Junior e proprio il giovane si sarebbe preso troppe libertà facendogli perdere la pazienza. Il dettaglio emerge dalle intercettazioni contenute nell’ordinanza di custodia cautelare richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli: il 7 agosto del 2023 un parcheggiatore abusivo finì all’ospedale San Paolo a Fuorigrotta dopo essere stato aggredito, ma avrebbe detto ai medici di aver avuto un incidente.
“Mi hanno schiattato”mov
Uno spaccato sul business dei parcheggi emerge dalle intercettazioni telefoniche tra Luigi Iuliano e il nipote i quali parlavano del pestaggio. Il ras riportava le parole del ferito: “Mi hanno schiattato… ha avuto tre punti in testa… Stamattina sono andato a trovarlo” e continua: “Gliel’hanno detto… gli hanno detto: ci manda lo Scognato qua… te ne devi andare da qua dietro… si è messo contro… hai capito si è messo contro il padre… questi qua… stanno facendo un bordello“.
Inoltre il ras della mala flegrea aggiungeva: “No ma quello sto sta facendo per non fargli prendere i soldi a lui… Hai capito o no… e dice il padre: a me mi rimangono in piedi… eh… il padre si è arrabbiato… Il parcheggio non lo deve fare nessuno più laggiù… Io faccio fare il parcheggio a questi qua e tu ti prendi i soldi“.
I soldi sui parcheggi, le parole del pentito del clan
Nel prosieguo dell’interrogatorio, datato 5 marzo 2021, il pentito Aboumuslim Yuseff parlava di un incaricato dal clan: “Si occupava di raccogliere i soldi dai parcheggiatori abusivi che erano su Nisida, Coroglio ed all’Arenile. Non faceva lui direttamente il parcheggiatore e non vi era un parcheggiatore di riferimento che raccoglieva i soldi, ma i parcheggiatori dei vari tratti di strada sapevano che dovevano dare tutti i soldi della giornata a lui, soldi che venivano consegnati alla Nappi, che poi dava la giornata ai parcheggiatoli ed anche a luliano”.
Esposito Massimiliano era consapevole dell’attività gestita dalla moglie Nappi, dunque, il ras avrebbe raccolto i soldi dei parcheggi fino alla data del suo arresto risalente alla fine del 2020. Il collaboratore di giustizia affermava anche di aver svolto lui stesso l’attività di raccolta soldi dei parcheggi quando nel 2016 era uscito dal carcere, in proprio, sulle zone di Coroglio e Nisida.