Rendola Ciro, giuglianese del ’92, era detenuto nel carcere di Aversa e stava scontando un cumulo di pene emesso dalla Procura Generale presso la Corte di Appello di Bologna pari a 4 anni e 8 mesi di reclusione per rapina aggravata, porto d’armi, due ipotesi di furti aggravati. L’uomo aveva già precedenti penali. Il magistrato di sorveglianza di Napoli, accogliendo la richiesta degli avvocati Francesco Buonaurio e Luigi Poziello, gli ha concesso l’affidamento in prova in attesa della fissazione della camera di consiglio che sarà celebrata presso il Tribunale di Sorveglianza di Napoli, tenendo conto del comportamento tenuto dal Rendola in costanza di detenzione.
All’uomo era stato riconosciuto il vincolo della continuazione tra tutte le condanne inflitte, motivo per cui la pena è stata rideterminata in modo considerevole.
Fu arrestato insieme ad altri complici mentre percorrevano con fare sospetto via dei Gerani a bordo di una vettura: sotto il sedile del conducente c’era una pistola calibro 9 con matricola abrasa e munizioni.