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sabato, Aprile 27, 2024
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ESCLUSIVA. Parla Checco, destinatario del video ‘presta libertà’ di Insigne: “Dalla gioia alla delusione, vi spiego cosa è successo”

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“Insigne è un mio idolo e per me avere quel video saluto è stata una cosa bellissima”. A parlare è Checco, il famoso destinatario del saluto di ‘presta libertà’ del capitano del Napoli che la settimana scorsa ha scatenato un putiferio. La clip, pubblicata su TikTok proprio da Checco, rilanciata dal consigliere regionale Borrelli, ha fatto in poche ore il giro dei social, rimbalzando anche su testate giornalistiche nazionali. L’opinione pubblica si è divisa tra chi ha parlato di “filmato inopportuno” e chi, invece, come il conduttore radiofonico Gianni Simioli, ha parlato di “gesto innocente ed in buona fede”, anche se eventualmente rivolto ad un detenuto.

Vincenzo Pisacane, agente di Insigne, poco dopo lo scoppio del caso ha tenuto a sottolineare che la il video ‘presta libertà’ era rivolto ad un ragazzo col Covid e non ad un detenuto.

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“Presta libertà”, la versione di Checco sul video di Insigne

La nostra redazione è stata invece contattata da Checco T., colui che dice di essere il destinatario del video delle polemiche. Il ragazzo ci ha raccontato un’altra versione dei fatti rispetto a quella dell’agente del calciatore. Un suo amico ha incontrato per caso Insigne alla stazione di Roma e sapendo che Checco ne è un grande tifoso, si è avvicinato al campione chiedendogli di mandare i saluti ad una persona che era reclusa in casa ai domiciliari. Insigne, naturalmente, non sapeva a chi fosse destinato quel video, ma ha solo adempiuto alla richiesta di un tifoso ed è andato via. A quel punto l’amico accenna a Checco di avere una grande sorpresa per lui, gli invia una piccola anticipazione col video tagliato. Dopo alcuni minuti gli invia su WhatsApp il filmato intero, che viene caricato da Checco sul suo profilo TikTok, dove riceve tantissimi commenti e reazioni.

Quel video finisce ben presto in diverse chat Whatsapp fino a quando viene pubblicato dal consigliere Borrelli, scatenando così reazioni contrastanti. Nonostante la smentita del procuratore di Insigne oramai la frittata è fatta. Ma Checco non ci sta alla scusa del Covid e risponde alle critiche subite, difendendo il calciatore.

Checco, dalla gioia alla delusione

“Io e Insigne non abbiamo alcun tipo di rapporto, sono un suo grande tifoso e basta. Mi dispiace che abbia inventato la scusa del Covid. Mi ha dato una grande gioia ricevere quel video e pubblicandolo sui social volevo condividere la mia felicità. Insigne non deve vergognarsi di aver fatto un video saluto ad un detenuto. Ho sbagliato e sto pagando le conseguenze, ma non spaccio né faccio rapine né tantomeno sono in qualche clan”, dice Checco, il quale si dice dispiaciuto per una serie di commenti e reazioni. “Quando ho letto certe frasi mi sono sentito zero. Non siamo animali, siamo persone anche noi. Quando ho visto quel messaggio sembravo un bambino perché per me è stato emozionante. Non sapevo che succedeva questa bufera”, dice Checco.

Questa, dunque, la versione fornita alla nostra redazione da Checco, con tanto di chat e prove di quanto accaduto dal presunto destinatario del video di Insigne. La sua speranza è quello di uscire presto dall’incubo ed andare allo stadio per esultare ad un gol, magari del suo idolo Insigne.

 

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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