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venerdì, Aprile 19, 2024
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Insigne spiega il video di ‘presta libertà’: “Era per un ragazzo col Covid”

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Sta diventando virale, sui social, un video nel quale il capitano del Napoli, Lorenzo Insigne, rivolge un augurio a un certo Checco, dicendo “ti auguro una presta libertà”, che, secondo quanto spiega in una nota il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, sarebbe una frase spesso adoperata per mandare un saluto a persone detenute.Ti sono vicino, mi raccomando, ti auguro una presta libertà” dice il fantasista della Nazionale azzurra, in un video, che sta spopolando su Tik-Tok. Chi sia questo Checco e quale la libertà che viene invocata non è specificato: nel dibattito accesosi sui social qualcuno scrive che potrebbe trattarsi di persona ‘prigioniera’ della quarantena da Covid.

Ma Borrelli ha un’altra idea. “Si tratta di un frasario tipico degli ambienti criminali – sostiene – e ci sono addirittura pagine sui social che inneggiano alla camorra e che usano questo frasario per giustificare e solidarizzare con i carcerati e spesso inveiscono contro le forze dell’ordine. Crediamo, conoscendo la qualità umana di Insigne, che sia trattato di uno scherzo probabilmente mal riuscito. E’ probabile che il calciatore sia stato avvicinato da qualche tifoso che gli avrà chiesto di fare un saluto a qualche amico o parente e il calciatore non si sia reso conto che il frasario che ha usato si prestava a interpretazioni sbagliate”, conclude Borrelli.

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Sta diventando virale, sui social, un video nel quale il capitano del Napoli, Lorenzo Insigne

    “Ci auguriamo che sia solo uno scherzo – dice Ciro Auricchio, segretario campano dell’Unione dei Sindacati di Polizia Penitenziaria – in caso contrario sarebbe spiacevole. Lorenzo Insigne è un esempio di professionalità e correttezza”.  Ovviamente non è escluso che il capitano, sempre molto ben disposto nei confronti dei suoi tifosi, abbia accolto la richiesta di un supporter azzurro di inviare un video di auguri a un suo conoscente, una persona in realtà sconosciuta al fantasista azzurro.

Le parole del procuratore

“Lorenzo Insigne aveva trascorso con la moglie e alcuni amici un paio di giorni a Roma. Alla stazione ha incontrato alcuni ragazzi che stavano andando a Roma e lo hanno riconosciuto. Così gli hanno prima chiesto di scattare una foto insieme, poi di mandare gli auguri al fratello di uno di loro, costretto in casa da diversi giorni perché positivo al Covid. “Ma come si fa a pensare altre cose? Sono sconcertato. Ma in che mondo viviamo? Si vede benissimo che Lorenzo ride. Ma davvero qualcuno pensa che un uomo e un calciatore come Lorenzo, il numero 10 della Nazionale italiana, possa aver voluto, con quella frase fare altro?  O mandare un messaggio diverso dagli auguri di pronta guarigione a un ragazzino di 17 anni che da giorni non poteva uscire perché affetto dal Covid? Ma per favore…»”.

 

 

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