Non sembra aver perso il vizio di guidare, in maniera spericolata e senza aver cura degli altri mezzi e persone presenti in strada, il centauro che, nella notte tra il 29 e 30 agosto 2022, investì e uccise sul Lungomare Caracciolo la 34enne Elvira Zriba. Questa volta l’uomo, anziché su una moto, compare al volante di un’automobile mentre sorride spensierato, riprendendosi con un telefonino che una persona al suo fianco, lato passeggero, tiene in mano.
Elvira uccisa a 34 anni sul Lungomare Caracciolo, era reduce da una nottata di lavoro
La giovane, di origini albanesi, lavorava in uno chalet sul Lungomare ed era reduce da un’estenuante turno di lavoro notturno. E, al termine di quest’ultimo, stava attraversando la strada per gettare l’immondizia prodotta dal locale presso cui lavorava: proprio nel momento in cui la ragazza sta per gettare l’immondizia, sopraggiunge tra le auto e a folle velocità una moto, che impenna sulla ruota posteriore e centra in pieno la povera Elvira, che non potrà nulla. Fu un attimo. Morirà sul colpo.
Fu uno choc collettivo, anche alla luce di un retroscena atroce: Elvira era infatti la sorella di Mustapha Zriba, un giovane operaio morto in circostanze simili. A dicembre del 2021, venne travolto a Pianura, mentre tornava a casa dopo una giornata di lavoro, ucciso da un pirata della strada sulle prime riuscì a scappare, salvo essere identificato dalle indagini della polizia municipale agli ordini del comandante Ciro Esposito (il pirata della strada è stato poi condannato in primo grado). Due fratelli, stesso destino, per la disperazione della madre rimasta in pochi mesi senza famiglia.
I parenti di Elvira si rivolgono a Borrelli: “Possibile che continui ancora a guidare?”
A distanza di oltre un anno, quindi, l’indagato è ancora a piede libero. È accusato di omicidio stradale, ma continua a guidare, ad andare in giro al volante di un’auto. E non ha alcuna preoccupazione nel farsi immortalare in un video che viene postato sui canali social. Risate, scherzi, disattenzione alla guida, indifferenza per le regole.
“Possibile?”, se lo sono chiesti i parenti di Elvira, che hanno raccolto i video e hanno chiesto l’intervento del parlamentare dei Verdi Francesco Borrelli, da sempre in prima linea nella lotta a prepotenza e illegalità. Spiega Borrelli: “A più di un anno di distanza, giustizia non è stata ancora fatta”.
