La comunità di Grottaminarda è allarmata per l’omicidio di Ivan Kantesedal. Il 46enne ucraino è stato ucciso con 5 colpi di pistola lo scorso sabato sera in Corso Vittorio Veneto, proprio davanti agli occhi della sua compagna. Ivan lavorava in una Rsa irpina: lascia anche un figlio di 15anni residente a Modena e un altro frutto di una sua precedente relazione.
Intanto si è avvalso della facoltà di non rispondere Angelo Girolamo, il 44enne autotrasportatore arrestato per l’omicidio di Ivan, come riporta Ottopagine. Difeso dall’avvocato Giuseppe Romano, Angelo Girolamo resta detenuto nel carcere di Ariano Irpino.
LA RICOSTRUZIONE DELL’OMICIDIO
Girolamo avrebbe sparato con una calibro 32, arma che l’uomo avrebbe acquistato un paio di anni fa e che deteneva illegalmente. Gli inquirenti dovranno stabilire se la portasse sempre con sé o la custodisse, magari, in auto. Giorni prima ci sarebbe stata un lite tra i due in una sala giochi, poi il tragico epilogo nel weekend.
VECCHI RANCORI?
Sarebbero stati vecchi rancori all’origine dell’omicidio del 46enne di nazionalità ucraina avvenuto poco prima delle 21 in pieno centro a Grottaminarda. Il 44enne del posto ha fatto fuoco esplodendo cinque colpi di pistola contro la vittima, incrociata su Corso Vittorio Veneto, affollato da centinaia di persona. “Ti avevo promesso che l’avresti pagata”, ha detto prima di sparargli al volto, esplodendo almeno cinque colpi di pistola.
