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giovedì, Maggio 2, 2024
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Jeff Bezos dona in beneficenza il suo patrimonio da 124 miliardi di dollari

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Jeff Bezos, fondatore di Amazon, donerà in beneficenza la maggioranza della sua ricchezza, pari a 124 miliardi di dollari, devolvendola alla lotta al cambiamento climatico e a sostenere coloro che si battono per l’unità a fronte delle profonde divisioni politiche e sociali. Lo ha detto Bezos in un’intervista a Cnn in occasione della consegna del premio Bezos Courage and Civility Award alla regina del country Dolly Parton.

Nella sua prima intervista accanto alla compagna Lauren Sanchez da quando hanno iniziato a frequentarsi, Bezos risponde con un secco “sì” a chi gli chiedeva se intendesse donare in beneficenza la maggior parte della sua ricchezza. “La cosa difficile è capire come farlo. Non è facile. Sto riscontrando che la filantropia non è facile”, ha detto Bezos. L’intervista è stata accordata per portare alla ribalta il Bezos Courage and Civility Award, consegnato quest’anno a Dolly Parton. “Quando si pensa a Dolly tutti sorridono. Tutto quello che vuole fare è portare luce nella vita degli altri e non potevano pensare a nessuno che meglio di lei potesse ricevere il premio. Sappiamo che farà grandi cose”, ha messo in evidenza Sanchez.

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Amazon, allarme licenziamenti di massa: previsto taglio di 10mila dipendenti

L’annuncio ufficiale potrebbe arrivare in settimana: Amazon starebbe valutando un taglio di 10 mila dipendenti secondo un nuovo rapporto del New York Times. La mossa farebbe seguito ai licenziamenti di massa già annunciati da Twitter e Meta, con quest’ultima che proprio nei giorni scorsi ha annunciato il licenziamento di 11 mila dipendenti.

Amazon non ha ancora ufficializzato la notizia ma, secondo la fonte, è probabile che i tagli si concentreranno nelle divisioni dispositivi (che include numerosi prodotti basati su Alexa), risorse umane e vendita al dettaglio. Se confermassero la notizia, così come l’entità dei tagli, l’operazione riguarderebbe comunque solo l’1% della forza lavoro.

Amazon verso la più grande operazione di tagli nel personale dell’azienda

Di recente il CEO Andy Jassy aveva dichiarato che stava valutando i cambiamenti nel settore dei dispositivi hardware, una unità che negli ultimi anni ha registrato perdite nell’ordine dei miliardi di dollari. Il periodo di recessione nell’economia statunitense ha chiaramente giocato un ruolo importante nei piani di licenziamento in massa delle corporation del settore tecnologico, trovatesi costrette a rallentare con le nuove assunzioni o bloccarle del tutto dopo un lungo periodo di crescita.

La storia recente di Amazon è molto simile a quella di Meta, visto che entrambe le aziende avevano registrato crescite record durante la prima fase della pandemia di COVID, investendo di conseguenza sulla base dei profitti record ottenuti. Nelle scorse settimane, però, Amazon aveva dichiarato che avrebbe iniziato a “mettere in pausa le nuove assunzioni incrementali”, e adesso potrebbe arrivare la notizia sul corposo taglio nella forza lavoro.

Rispetto a quelli di Twitter, che in seguito ai licenziamenti ha chiesto ad alcuni dipendenti di ritornare in azienda, è molto probabile che i tagli di Amazon siano stati valutati più attentamente. In ogni caso metteranno migliaia di persone in una situazione precaria durante un periodo di crisi economica. Inoltre, se confermassero la cifra, si tratterebbe del maggior taglio mai operato in tutta la storia di Amazon.

 

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