La presidente conservatrice della comunità autonoma di Madrid, Cristina Cifuentes, 54 anni, si è dimessa dopo essere stata accusata di taccheggio e di aver falsificato i documenti relativi a un titolo di master.
La prima accusa è supportata dalla diffusione di un video risalente al 2011, in cui la Cifuentes venne costretta ad aprire la borsa e a rovesciarne il contenuto da un agente della sicurezza di un supermercato. La refurtiva: cosmetici per un valore di 40 euro. “Ogni mia azione, tutta la mia vita è in gioco“, ha dichiarato definendosi vittima di un “linciaggio”. Quel video, secondo la sua versione dei fatti, non riprenderebbe altro che un errore immediatamente risolto. La donna sostiene che quei cosmetici non li aveva rubati ma erano finiti nella sua borsa per sbaglio.
Il problema di Cristina è che la diffusione del video segue solo di qualche mese la storia di un master in diritto pubblico regionale attribuitole da un’università pubblica, ma sul cui certificato sono impresse le firme false dei professori e dei responsabili amministrativi dell’ateneo, dove la governatrice avrebbe disertato gran parte dei corsi.
