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martedì, Aprile 30, 2024
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“La pistola è lì”, il 16enne che ha sparato a GioGiò fa ritrovare l’arma dell’omicidio

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Fermo convalidato e custodia cautelare in carcere confermata per A.B. il giovane dei Quartieri spagnoli reo confesso dell’omicidio di Giovanbattista Cutolo durante una lite per futili motivi a piazza Municipio. Come era prevedibile il gip dei Minori Valeria Veschini ha sposato la linea della Procura disponendo la detenzione in un istituto penale minorile per il 16enne responsabile dell’omicidio Giovanbattista Cutolo ucciso con un colpo di pistola all’addome al culmine di una lite tra giovani scoppiata per uno scooter parcheggiato male.

OMICIDIO VOLONTARIO DI GIOGIO’

Al 16enne dei Quartieri Spagnoli il sostituto procuratore Francesco Regine e la Squadra mobile di Napoli contestano l’omicidio volontario aggravato e la detenzione, il porto abusivo e la ricettazione dell’arma usata per il delitto. Proprio riguardo l’arma del delitto sono emersi particolari importanti che potrebbero portare al coinvolgimento di altre persone per i fatti di piazza Municipio. Come ribadito dal legale del 16enne, il penalista Davide Piccirillo, il giovane già giovedi avrebbe consentito agli investigatori di ritrovare l’arma del delitto, arma che sarebbe stata nella disponibilità di almeno cinque persone a riprova dell’esistenza di un gruppetto di persone che da qualche mese avrebbero iniziato a bazzicare il sottobosco criminale del centro di Napoli.

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“HO DISTRUTTO DUE VITE”

Altri giovani sono stati inoltre ascoltati negli uffici di via Medina e le responsabilità di almeno due di loro sarebbero al vaglio degli inquirenti. Nei frame in possesso degli inquirenti si vede uno di loro maneggiare uno sgabello come arma e scagliarlo contro il gruppo di amici di Cutolo. La posizione di questo ragazzo e quello di altri due resta dunque tutta da definire anche se le immagini inchiodano il 16enne come l’autore materiale tanto che durante l’udienza di convalida il giovane avrebbe ammesso di aver distrutto due vite, la sua e quella di Cutolo conosciuto come Giò Giò. Tre i colpi esplosi, di cui due alle spalle: immagini che stridono con le prime dichiarazioni del giovane che aveva detto di essersi difeso. Certo è che la sensazione di fondo è che da qui a breve potrebbero esserci altri sviluppi.

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