Un bene confiscato alla criminalità organizzata, situato a Marano in Corso Italia 33, è stato assegnato in locazione a un cittadino maranese per l’importo annuo di 5.316,80 euro.
Lo ha stabilito una determinazione dirigenziale pubblicata il 28 maggio 2025 sull’Albo Pretorio del Comune.
L’obiettivo: riutilizzare beni sottratti alla criminalità
L’assegnazione rientra in un’azione di valorizzazione del patrimonio confiscato, avviata con un avviso pubblico emesso il 17 marzo 2025. Obiettivo dichiarato: restituire spazi alla collettività, promuovendone l’utilizzo a fini abitativi, commerciali o sociali.
Solo una proposta ricevuta
Alla scadenza del bando, è pervenuta una sola offerta, presentata in busta chiusa.
Il 28 aprile, la commissione appositamente nominata ha aperto la proposta e proceduto all’aggiudicazione provvisoria, poi divenuta definitiva con la determina pubblicata.
I controlli effettuati
Il Comune ha provveduto ad acquisire; casellario giudiziale, carichi pendenti e certificati antimafia tramite la banca dati BDNA. Non essendo emersi ostacoli o procedimenti interdittivi, si è dato il via libera alla stipula del contratto di locazione.
Dove si trova il bene e come verrà utilizzato
L’immobile assegnato si trova sul Corso Italia 33, una posizione strategica della città. L’identità dell’aggiudicatario, nonostante sia presente sul documento ufficiale, non compare nella sintesi resa pubblica online. Resta da chiarire quale utilizzo concreto sarà fatto del bene e quali attività si svolgeranno al suo interno. Se da un lato l’iniziativa del Comune di Marano rappresenta un passo concreto nella restituzione alla collettività di un bene sottratto alla criminalità, dall’altro il numero esiguo di partecipanti solleva interrogativi sull’efficacia del bando.