13 C
Napoli
venerdì, Maggio 3, 2024
PUBBLICITÀ

Lutto a San Giorgio a Cremano, morto Domenico Tarallo ‘Ciariello’: era il re dei fuochi d’artificio

PUBBLICITÀ

San Giorgio a Cremano in lutto per la morte di Domenico Tarallo. Il signor Domenico, conosciuto da tutti col soprannome ‘Ciariello’, era noto nel comune di San Giorgio a Cremano come “il re dei fuochi d’artificio”.

Morto a San Giorgio a Cremano Domenico Tarallo, il messaggio di cordoglio del sindaco Zinno

Tanti sono stati, nelle ultime ore, i messaggi di cordoglio all’indirizzo del signor Domenico. Tra i tanti, quello del sindaco di San Giorgio a Cremano Giorgio Zinno, che a ‘Ciariello’ ha dedicato un lungo post sul suo profilo Facebook, riportato qui integralmente:

PUBBLICITÀ

“Tra questi anche quello del sindaco Giorgio Zinno: “Cari concittadini oggi la nostra comunità perde un pezzo della storia di San Giorgio a Cremano. Si è spento poche ore fa Domenico Tarallo, da tutti conosciuto come Ciariello, il re dei fuochi d’artificio in città. Il suo talento era noto ed apprezzato da tutti, così come la sua devozione a San Giorgio.

Era infatti uno degli organizzatori storici della Festa della Lava, tra le più sentite in città, durante la quale non faceva mai mancare bellissimi fuochi per celebrare il Santo Patrono insieme ai suoi concittadini. Inoltre é stato “caporale dell’Immacolata” per moltissimi anni, ovvero uno dei portatori della statua durante la processione ed aveva anche il ruolo di impartire le direttive durante il corteo religioso.

Durante l’ultima festa, pur non potendo più portare fisicamente la statua, aveva comunque voluto partecipare al corteo, spinto dalla forte devozione e dall’attaccamento a San Giorgio. Era un ex dipendente delle Ferrovie dello Stato, ma ciò che lo ha reso noto in città era l’attività legata ai fuochi d’artificio che non faceva mai mancare nelle occasioni importanti.

Discendente da una famiglia storica di San Giorgio a Cremano – la famiglia Tarallo – era come il suo papà Enrico, un uomo buono, disponibile ed estremamente legato alla sua città, al territorio e alle tradizioni. Tutta la comunità sangiorgese da oggi è più povera. Ci stringiamo con grande affetto attorno alla famiglia di Domenico, al figlio Raffaele, alle figlie Patrizia, Tina, Amelia e Nunzia e a tutti i parenti”.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Ucciso e poi sciolto nell’acido, ripristinato l’ordine d’arresto per il presunto killer

Nuovo colpo di scena nell'inchiesta sull'omicidio di Giulio Giaccio, il giovane ucciso nell'estate del 2000 da esponenti del clan...

Nella stessa categoria