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giovedì, Marzo 28, 2024
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Blitz contro i Moccia, l’estorsione a Madamalù e lo scontro tra due ras:«Pierino lo picchiò»

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Ci sono decine e decine di episodi di estorsione nella maxi ordinanza di custodia cautelare eseguita questa notte nei confronti di oltre 57 indagati ritenuti appartenenti al gruppo Moccia. Tra questi la tentata estorsione al negozio di abbigliamento per bambini Madamalù, avvenuta a Casoria nel settembre del 2017. Una richiesta di pizzo che portò ad uno scontro tutto interno al clan con la tensione scoppiata tra due ras, Antonio Maldarelli e Pietro Iodice detto Pierino ‘a Siberia. Episodio ricostruito dagli inquirenti grazie anche al racconto dei collaboratori di giustizia che hanno acceso i riflettori sugli affari del clan. Il primo a raccontare ai magistrati cosa avvenne è stato Alessandro Iovinella nel verbale redatto nel dicembre del 2017:

Il racconto di Alessandro Iovinella

«Il mandante è Maldarelli Antonio. Mi disse di andare a chiedere 20mila euro. Però è accaduto che dopo che sono andato a chiedere l’estorsione Pierino a Siberia ha chiamato a Maldarelli Antonio dicendogli di aspettare un poco che se la sarebbe vista lui; Maldarelli dopo una settimana dall’imbasciata fatta da Pierino a Siberia poiché i soldi non arrivavano mi ha mandato di nuovo nel negozio. Sono andato quindi una seconda volta e il giorno dopo Pierino a Siberio ha mandato a chiamare Maldarelli dicendogli che lo voleva incontrare nel deposito a San Pietro a Patierno dove lui è solito appoggiarsi; Maldarelli è andato convinto di ricevere i soldi e invece è stato picchiato da Pierino a Siberia che stava quasi per ucciderlo. E’ stato stesso Maldarelli a raccontarmi tutto». Il racconto poi prosegue con la spiegazione di Iovinella che ha raccontato che quell’episodio stava per generare una vera e propria guerra:«In quella stessa giornata io e Maldarelli siamo andati da Domenico Cimini ad Afragola. Maldarelli raccontò a Domenico cosa era successo. Cimini disse che avrebbe parlato con Michele e se la sarebbero vista loro. Prima che arrivasse Cimini quella stessa sera mi sono incontrato con Giustino, Lello Cartolandia, quello che è stato di recente ucciso, e Antonio Cinquegrana sotto casa di Cimini. Poi arrivò Mimmo con il nipote di Michele e solo noi siamo saliti in casa a parlare. Quando andammo via arrivati a casa di Maldarelli arrivò dopo poco Domenico Cimini con Vincenzo Caputo e mi disse di andare subito nel negozio di Madamalù e dire al titolare che da quel momento doveva avere a che fare solo con noi e non con la gente che aveva messo in mezzo. Io allora andai quella sera stessa al negozio però il titolare mi rispose che aveva presentato la denuncia».

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Il racconto del pentito Michele Puzio

Lo ‘scontro’ interno al gruppo per la richiesta estorsiva al negozio Madamalù trova conferma anche nel racconto di un’altra ‘gola profonda’ del clan, Michele Puzio che ha raccontato ai magistrati dopo specifica domanda:«Se è quella che dico sarebbe quella per cui litigarono Maldarelli e Pietro Iodice; in effetti intervenne Pierino a Siberia perché il negoziante era amico di Pierino e litigò con Maldarelli, il quale era autonomo nella realizzazione delle estorsioni. Vi era odio tra Iodice e Maldarelli perché Iodice era geloso del fatto che Maldarelli fosse il mio referente per le estorsioni. Di questa estorsione non sono il mandante ma ho saputo della vicenda a cose fatta perché il Maldarelli poteva operare in autonomo».

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