È morto nella notte Claudio Garella, aveva 67 anni. È deceduto per problematiche cardiache in seguito a un intervento chirurgico. Garella fu il portiere del primo scudetto anche dell’Hellas e poi passò al Napoli conquistando il primo scudetto dei partenopei.
Il portiere che parava con piedi, pancia e chiappe. Claudio Garella, il più originale dei numeri uno. Vinse scudetti in città che mai ne avevano vinto (Verona e Napoli). Fu prescelto da Diego Maradona. Si guadagnò una battuta dell’Avvocato Agnelli, privilegio a non molti riservato: «Garella è il più forte portiere del mondo. Senza mani, però». Garella lavorava negli ultimi anni per il Canavese. Faceva l’osservator
«Vivo dimenticato – si sfoga -. Il grande calcio si è scordato di me e non so perché. Sono direttore sportivo diplomato a Coverciano e da anni aspetto una telefonata che non arriva. Spiegazioni? Non mi sono inginocchiato davanti a nessuno, non frequento i giri giusti».
«Sono stato un portiere anomalo – riconosce il protagonista della storia -, nessun allenatore ha cercato di cambiarmi. Istinto? Non solo, avevo un mio codice. Ricordo ciò che disse Italo Allodi, il manager che mi portò al Napoli: “L’importante è parare, non conta come”».