Scarcerato nonostante le pesanti accuse a suo carico. Questa la decisione presa stamattina dal gip del tribunale di Napoli che ha scarcerato Francesco Fiengo. Accolte totalmente le argomentazioni dei difensori di Fiengo, gli abili avvocati Luigi Senese e Luigi Ferrara. Fiengo fu arrestato lo scorso 6 febbraio con l’accusa di tentata estorsione aggravata dall’agevolazione mafiosa. Il blitz scattò dopo la denuncia di un imprenditore edile che agli inquirenti raccontò di aver ricevuto delle minacce da due uomini. Avrebbe dovuto pagare altrimenti per condurre i lavori di ristrutturazione in un condominio. La vittima chiese aiuto ai carabinieri della compagnia di Marano e la sua richiesta non rimase inascoltata quando poi i militari arrestarono per tentata estorsione Giuseppe Liccardo e Francesco Fiengo.
I due, rispettivamente 38 e 56 anni, sono contigui al clan Amato-Pagano. I carabinieri intervennero durante la “contrattazione” tra la vittima e i due uomini nei pressi di un bar di via Quasimodo nella cittadina di Mugnano dove era stato preso l’appuntamento.