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mercoledì, Maggio 22, 2024
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Napoletano ucciso per 7mila euro, 2 aggressori condannati all’ergastolo

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Due ergastoli con isolamento diurno per 20 giorni e due condanne a 22 anni di reclusione.  Questa è la sentenza della Corte d’assise di Rimini pronunciata nel processo di primo grado per l’omicidio di Antonino Di Dato. I giudici popolari hanno condannato Ivan Dumbobic, croato 44enne che picchiò Di Dato con una mazza di legno e il latitante bosniaco Azim Samardzic, che lo colpì quando era già caduto a terra sanguinante, all’ergastolo e all’isolamento diurno per 20 giorni. Condannati poi Bruno Francesco Cacchiullo a 22 anni e otto mesi di reclusione e Costantino Lomonaco a 22 anni.

PESTATO PER UN DEBITO

Il pestaggio Di Dato sarebbe avvenuto per un debito di 7.500 euro e una pistola sparita ma sull’intera vicenda ci fu all’epoca dell’indagine anche il sospetto della criminalità organizzata e di un clan di camorra perché la vittima era stata precedentemente coinvolta in un’indagine dei carabinieri e della Dda Bologna. Il 45enne napoletano Di Dato fu picchiato violentemente e morì dopo nove giorni di agonia, il 12 novembre del 2021.

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