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venerdì, Aprile 19, 2024
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“Napoli terzo mondo d’Europa”, titolo scandalo di ‘Le Figaro’. Servillo: “Non vivrei da nessun’altra parte”

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Napoli è il terzo mondo d’Europa“, così si legge sul quotidiano francese “Le Figaro“. A scriverlo la giornalista Valèrie Segond, che nel suo articolo – diventato virale – traccia un ritratto impietoso della città, dando vita a discussioni animate.

Le Figaro e i mille difetti di Napoli

E’ cos’, quindi, che Le Figaro – più che la grandezza e il potenziale partenopeo (turistico, umano e culturale) – nel pezzo sottolinea le emergenze, i punti critici e ogni sorta di problematica della città di Napoli. Si sofferma, quindi, sui trasporti pubblici malfunzionanti (con la metro pianificata negli anni ’90 e ancora incompiuta o malfunzionante), sull’organico comunale insufficiente, sulla vita quotidiana difficile. E ancora, sulla dilagante disoccupazione nelle periferie, la povertà, l’elevato numero di famiglie che percepiscono il reddito di cittadinanza. Senza dimenticare i riferimenti alla diffusa delinquenza.

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La risposta di Le figaro 

“Mentre tutte le città d’Europa si trasformano, Napoli resta arroccata ai suoi cliché, che sono anche il suo fascino, spiega Le Figaro. “Noi abbiamo scelto di raccontare Napoli perché è una città di riferimento per tanti francesi che ci vivono e la scelgono per i propri viaggi. É una vera città del Sud, ricca di problemi, di contraddizioni, affogata dai debiti e dal problema della Camorra e più suscettibile ad eventuali cambiamenti”, ha poi spiegato la giornalista al Corriere del Mezzogiorno.

Napoli e il suo rovescio della medaglia

Parole, quelle della giornalista francese, che trovano solo in parte un fondo di verità. Basta, infatti, approfondire appena le realtà del territorio partenopeo per appurare che esiste un rovescio della medaglia. Si può menzionare, ad esempio, la crescita del turismo, la rigenerazione di Scampia. O, anche, l’arrivo della società Tecno che dalla Riviera di Chiaia monitora l’impatto ambientale dei grandi siti e soprattutto la nascita di un polo di eccellenza come la Apple Academy, a San Giovanni a Teduccio.

Servillo e Sorrentino a difesa di Napoli

Abito a Napoli e non saprei vivere da nessun altra parte, quindi amo profondamente questo terzo mondo“. E’ la frase polemica con cui Toni Servillo – a margine della conferenza stampa napoletana di E’ stata la mano di Dio – ha risposto a distanza all’impietoso reportage di Le Figaro. “Ho la fortuna di avere tre film in sala firmati da autori campani diversi, quindi anche da questo punto di vista mi pare che il bilancio sia molto positivo“. Sorrentino ha aggiunto: “Mi pare difficile auspicare a dei cambiamenti per Napoli, non spero niente, mi sembra che se la cavi bene da molto tempo“.

 

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