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sabato, Aprile 27, 2024
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“Indagate sulle sua morte”, i misteri su Nicola Marra e l’accusa al locale a Chi l’ha Visto

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Una morte che non lascerà mai pace a chi lo voleva bene quella di Nicola Marra, il ragazzo di 20 anni di Chiaia trovato senza vita a Positano il  2 aprile, nel lunedì di Pasquetta.

Mille domande, zero risposte. Ogni animo è turbato, perché una vita spezzata così, nel fior della giovinezza, senza motivo, ti tormenta per sempre. Nicola studiava a Roma nella facoltà di Giurisprudenza, quando decide di passare a Napoli, sua città di origine, le vacanze pasquali. Nella serata di domenica, a Pasqua, decide di andare a ballare al ‘Music on the Rocks‘, un locale di Positano molto frequentato. Nico decide di andarci con l’amica Federica, una ragazza napoletana, ed una compagna di quest’ultima di Firenze. La serata procede normalmente, ma poi il 20enne inizia ad agitarsi.

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Nico ha iniziato ad agitarsi intorno alle 4. Correva per andare in auto ma non si era accorto di aver perso sia le chiavi che il cellulare – spiega Federica – Io e la mia amica in quella serata abbiamo indossato i tacchi e non potevamo inseguirlo. A quel punto decidiamo di chiamarlo, ma solo in quel momento abbiamo capito che Nico non aveva con sé il suo cellulare”. E infatti, a rispondere a quella telefonata, non è stato Nicola Marra, ma una ragazza che aveva trovato il cellulare nella discoteca, dove ormai il giovane ragazzo non c’era più. Lo smartphone verrà subito consegnato ad un amico di Nico, Massimo, che a differenza delle due ragazze racconta sì la stessa versione dei fatti, ma con un orario differente, ossia alle 4:30.

Intanto Maria Teresa, la madre del giovane, chiama suo marito: “Nico non è ancora tornato”. Scatterà immediatamente una denuncia, poi le ricerche da parte del padre, che alla successiva chiamata riceverà una risposta, ma questa volta la voce non è della ragazza, non è di Nicola, ma di Massimo. “Dov’è mio figlio?”, la risposta, purtroppo, non sarà delle migliori. Allo stesso tempo la madre del ragazzo scomparso chiama ‘Chi l’ha visto’ e la foto del 20enne viene subito pubblicato online.

IL RACCONTO

Qualche ora dopo viene trovata la camicia di Nicola, lungo un sentiero (mostrato nella foto in evidenza) a dir poco spaventoso. Si teme il peggio e, infatti, in un dirupo si trova il ragazzo. Purtroppo senza vita. La notizia è delle peggiori. A distanza di qualche giorno, il legale della famiglia Marra Incisetto, spiega che “Nico era un ragazzo molto pauroso, se fosse stato lucido non avrebbe mai iniziato a percorrere quella strada, strettissima”. Di fatti, stando alle spiegazioni del programma condotto da Federica Sciarelli, quella strada a tratti sarebbe larga solo 80 centimetri e frequentata solo dai residenti della zona. A questo punto, secondo ‘Chi l’ha visto’, è lecito porsi delle domande: “Nico era inseguito da qualcuno?”, “Inseguiva qualcuno”, o ancora: “Gli avrebbero messo delle sostanze nelle bevande che ha bevuto nel locale?”. Ma adesso, per quanto i mille dubbi non si riescono a schiarire, Nicola non c’è più, è andato via senza salutare nessuno. Familiari, amici e conoscenti si stringono insieme in questi momenti di dolore. Ma non solo.

LE POLEMICHE

Le polemiche, adesso, colpiscono direttamente il locale ‘Music on the Rocks’. Quando l’inviata del programma Rai si è diretta sul posto ha incontrato un uomo che si è subito sottratto alle domande della giornalista. Poco dopo, però, i passanti spiegano che la medesima persona fosse il proprietario del locale. A quel punto, inizia l’interrogatorio. “Il locale è chiuso. Abbiamo deciso di aprire solo nel weekend, poi ci saremo presi una nuova pausa. Se Nicola fosse stato ubriaco, i buttafuori lo avrebbero messo alle porte. Cercate fuori i motivi della sua morte”. Indignazione anche sulla pagina Facebook della struttura di Positano che, poco dopo la drammatica scoperta, ha postato oltre 200 foto di quell’orribile serata. Una serata piena di problemi e questo lo dimostrano le risse e gli interventi di ambulanza e polizia.

Adesso bisogna dire addio a Nicola, ma in queste condizioni è difficile farlo. Quasi impossibile, se si guarda una delle tante sue foto, il suo sorriso, la sua voglia di vivere. Nico è stato strappato ingiustamente alla vita, proprio quando doveva iniziarne una nuova. Una vita piena di soddisfazioni, piena di avventura. Adesso resta solo un vuoto, quello lasciato da questo ragazzo di vent’anni che difficilmente dimenticheremo e non per qualcosa di sbagliato, ma per il suo sorriso, sincero e puro.

 

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