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giovedì, Aprile 25, 2024
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Arzano. Servizi sociali al lumicino, interviene il vicesindaco Osvalda Barba

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  Servizi sociali al lumicino e dipendenti senza garanzie, dopo le proteste a tutela dei lavoratori interviene direttamente il vicesindaco di Arzano Osvalda Barba e chiede lo scioglimento dell’Ambito 18.

Dopo il mancato recepimento da parte della cooperativa subentrante dell’obbligatoria clausola sociale per il passaggio di cantiere dei lavoratori impegnati nei servizi assistenziali, Comune di Casoria e Cooperativa finiscono sotto la lente della Prefettura di Napoli.  Infatti, dopo le proteste con  tanto di sit-in fin sotto al comune di piazza Cirillo, la protesta dei circa 60 Operatori Socio Sanitari che lavorano e operano per l’Ambito 18 Arzano, Casoria e Casavatore, sul banco della discordia finisce stavolta il nuovo contratto a prestazione proposto in sostituzione  di quello a tempo indeterminato degli anni scorsi. Nuovo contratto che difatti annulla tutte le tutele che con sudore e abnegazione i lavoratori si erano guadagnati in questi anni.

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  Nel merito e sull’assenza delle politiche sociali e non solo, interviene l’assessore e vice sindaco del comune di Arzano, Barba. “Continuiamo a pensare che l’ambito non soddisfa le istanze  sociali di Arzano. Non abbiamo nessuna struttura per il disagio sociale  in Arzano. Non abbiamo un centro per il disagio giovanile nel nostro  comune – precisa il vice sindaco. Riteniamo tra l’altro che l’ambito debba formalizzare in tempi  rapidi unanimemente il suo scioglimento per dare ai cittadini di Arzano risposte ad istanze. Vogliamo che eccellenze sociali possano operare ad Arzano. E vogliamo inserire ai sensi della l 68 /99 disabili nelle  attività sociali. Sosterremo la battaglia per il rispetto dei Contratti  per i lavoratori del sociale”.

La  Cosmo Sociale ha terminato il suo periodo di appalto e ora l’appalto è passato nelle mani del consorzio La Gioiosa. Nel mirino non solo la gestione amministrativa-burocratica, ma  l’ambito nelle sua globalità che con una gestione “confusionaria”  non fa altro che accendere i riflettori delle autorità sovracomunali su di un comune perennemente monitorato da Procura e Corte dei Conti. Ovviamente, aldilà del grande coraggio del vice sindaco di Arzano,  la mancanza di tutele e accordi sindacali da parte del comune di Casoria e dello stesso consorzio che ha vinto la gara,  potrebbe provocare nel breve periodo serie ripercussioni in termini di contenzioso.

I lavoratori  svolgono regolare servizio di assistenza domiciliare per i Comuni di Casavatore, Arzano e Casoria  e si occupano di assistenza domiciliare ad anziani e disabili. Insomma, nonostante gli appelli e gli incontri pregressi con il responsabile delle Politiche Sociali di Casoria, stenta a diradarsi la nebbia. Gli operatori socio sanitari, assunti a tempo indeterminato nelle cooperative e che si occupano dell’assistenza, sono da mesi  in fibrillazione per l’assenza di risposte chiare.

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