“Non sappiamo chi era raffigurato in quel pannello, chiediamo scusa e siamo pronti a risarcire i danni”. Queste, per sommi capi, le parole pronunciate dagli 8 minorenni quando, accompagnati dalle mamme, si sono presentati nella caserma Pastrengo di Napoli per autoaccusarsi del danneggiamento del pannello raffigurante Giancarlo Siani. Il raid vandalico è stato commesso lo scorso 5 marzo contro la fondazione Polis.
Il raid contro il pannello di Giancarlo Siani
I carabinieri della compagnia Napoli Centro, a seguito di rapidissime indagini, hanno individuato e denunciato per danneggiamento otto minori. I ragazzi sono stati ritenuti responsabili del danneggiamento del pannello posto all’esterno della fondazione POL.I.S, in ricordo di Giancarlo Siani e delle vittime della camorra, è diventato bersaglio di continui colpi di pallone lo scorso 5 Marzo.
Il video diffuso dalla polizia
Queste sono le immagini diffuse dalla polizia, dove vengono ripresi i ragazzi nell’intento di colpire il pannello all’esterno della sede.
La verità raccontata dai minori
I minori sono tutti residenti nelle vicinanze del luogo dove è accaduto ciò. Accompagnati alla Caserma Pastrengo dalle loro mamme, hanno rivelato che non sono a conoscenza del significato di tale pannello, in quanto quattordicenni. Subito però si sono mostrati rammaricati, dispiaciuti dell’accaduto ed hanno deciso di ripagare il danno causato. I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli – di intesa con la Procura per i Minorenni di Napoli – li hanno, quindi, segnalati.
Una buona iniziativa
Da un brutto episodio è giusto ripartire. Infatti i genitori dei ragazzini, che si sono mostrati collaborativi, in accordo con la Fondazione Pol.I.S. hanno deciso che verrà organizzato, non appena possibile, un incontro con i ragazzi nella sede, approfondendo le tematiche trattate e per fargli conoscere il valore di Giancarlo Siani e di tutto ciò che rappresenta.
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