“Ci sono altri duecento femminicidi. Poi avrai i permessi per uscire, per andare al lavoro, la libertà condizionale. Non sei stato te, non ti devi dare colpe perché tu non potevi controllarti”. Con queste parole, Nicola Turetta ha cercato di rincuorare il figlio Filippo durante il loro primo incontro dopo l’omicidio, avvenuto nel carcere di Verona.
Le intercettazioni choc dal carcere del padre di Filippo Turetta a colloquio col figlio
La conversazione resa nota ora – che fa parte del fascicolo processuale – è stata intercettata dagli investigatori e pubblicata dal settimanale Giallo e ripresa dal Corriere della Sera e da L’Arena. L’incontro tra padre e figlio arriva dopo un percorso psicologico che i genitori hanno deciso di seguire prima di trovarsi a tu per tu con quel ragazzo che aveva già ammesso di essere responsabile per l’omicidio di Giulia Cecchettin.