venerdì, Agosto 15, 2025
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Clan Notturno di Scampia, esclusa l’accusa di camorra per il boss Raia

Esclusa l’aggravante dell’associazione camorristica mentre viene confermata quella per associazione dedita al traffico di sostanze stupefacenti. E’ questa la decisione presa dal tribunale del Riesame a carico di Umberto Raia (difeso dall’avvocato Luigi Ferro), arrestato il mese scorso insieme ai suoi fratelli perchè indicati come promotori e vertici del clan Notturno dopo il pentimento di Gennaro Notturno ‘o sarracin. Raia è così riuscito ad evitare l’addebito per 416 bis. Aggravante che è stata invece confermata (insieme a quella per associazione dedita allo spaccio di droga) per Mario Pesce, indicato come in affari proprio con i Raia e come uno dei vertici della criminalità organizzata operante ad Aversa. Un altro indagato Carmine Iannotti (difeso sempre dall’avvocato Luigi Ferro) dovrà essere interrogato martedì prossimo dopo le vacanze pasquali.

Secondo le accuse della Procura di Napoli il ‘nuovo corso’ della cosca sarebbe stato agevolato proprio dai cambiamenti verificatisi dopo la morte del giovane Nicola Notturno con i Raia e i fratelli Luigi e Carmine Ruffo che avrebbero via via preso in mano le redini della cosca agevolati anche dai rapporti di quest’ultimi con soggetti vicini agli Amato-Pagano che in passato condividevano proprio con i Notturno l’appartenenza al fronte scissionista. Gli stessi fratelli Raia in passato hanno avuto un ruolo di primo piano durante la Terza faida quando i gruppi di Scampia (i Notturno appunto e gli Abete-Abbinante) si contendevano le piazze dell’area nord insieme alla Vanella Grassi federata ai Marino e ai Leonardi.