Nunzia De Girolamo, con il suo programma “Avanti Popolo” su Rai3, ha fatto il suo ingresso nel panorama televisivo con la promessa di interviste esclusive e approfondimenti di risonanza. Tuttavia, il sogno televisivo dell’ex ministra sembra essere stato bruscamente interrotto a causa di ascolti deludenti e costi proibitivi. Con 200mila euro a puntata e uno share del 3%, il verdetto di viale Mazzini è stato inequivocabile: il programma verrà chiuso anticipatamente rispetto ai piani originari, segnando una fine prematura e forse amara per De Girolamo.
Fine prematura
Nonostante le promesse di esordio con interviste esclusive a Fabrizio Corona in piena tempesta scommesse nel calcio e a una giovane vittima di stupro a Palermo, il programma “Avanti Popolo” di Nunzia De Girolamo non ha soddisfatto le aspettative né in termini di share né di spettatori. Con costi proibitivi che si aggirano intorno ai 200mila euro a puntata, e uno scarso 3 per cento di share, la Rai avrebbe preso la decisione di interrompere anticipatamente la trasmissione, originariamente programmata fino a maggio.
Il martedì in prima serata su Rai3 non ha trovato il favore del pubblico, nonostante le interviste di risonanza, e la produzione esterna Fremantle sarebbe stata considerata eccessivamente onerosa. A Nunzia De Girolamo rimarrà in palinsesto “Ciao Maschio,” in seconda serata su Rai1. In ogni caso, gli altri programmi di approfondimento, tra cui “Che sarà di Serena Bortone,” “In mezz’ora di Monica Maggioni,” e “XXI secolo di Francesco Giorgino” dovrebbero essere confermati.
Lunedì 27 novembre sarà inaugurato il programma “Far West” di Salvo Sottile, l’ultimo arrivo nei palinsesti recenti, nel tentativo di rianimare l’interesse del pubblico e ristabilire il successo televisivo.