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venerdì, Aprile 26, 2024
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Omicidio a Ponticelli, d’Orsi era stato già avvertito una volta

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E’ sui nuovi signori di Ponticelli che sono indirizzate le indagini per ricostruire i motivi dietro l’omicidio di Pasquale d’Orsi, il 28enne ferito mortalmente in via Oplonti nel ‘cuore’ del lotto 0, ‘feudo’ del nuovo gruppo operante nella zona i Minichini-Schisa (legati anche ai De Luca Bossa). Secondo le prime ricostruzioni fatte successivamente al delitto il giovane avrebbe ricevuto delle minacce nei giorni precedenti all’agguato. I post su Facebook lo farebbero pensare, così come alcune voci raccolte in strada dagli investigatori del commissariato di Ponticelli. D’Orsi avrebbe commesso dunque qualche errore relativo alla sua attività, qualche ‘sgarro’ che i nuovi ras del rione non gli avrebbero perdonato prima sottolineando il loro disappunto e poi agendo di conseguenza.

C’è poi quella frase che fa pensare:«Si scende, si va al rione Traiano. Siamo arrivando». Questo l’ultimo post scritto sulla bacheca Fb prima di essere ucciso: una frase che potrebbe significare tutto o niente. A Ponticelli l’unico gruppo che aveva rapporti con i clan di Pianura e di Soccavo erano i D’Amico e in particolare Christian Marfella (figlio di Giuseppe Marfella, boss di Pianura, e di Teresa De Luca Bossa). I ‘fraulella’ però sono al momento quasi del tutto spariti e dunque quella frase resta per ora ‘sospesa’, senza un apparente perchè.

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Secondo la prima ricostruzione d’Orsi è stato ferito a colpi d’arma da fuoco da due uomini in sella a uno scooter. I fatti ieri sera alle 23,30. Tre lo hanno colpito al torace, ma l’uomo non e’ morto sul colpo. Nella notte è stato operato all’ospedale Villa Betania ma in mattinata e’ morto per le profonde ferite provocate dai proiettili. Sul posto gli agenti della sezione omicidi della Squadra Mobile e gli investigatori del commissariato di Ponticelli (dirigente Antonella D’Andria, sostituto commissario Vittorio Porcini). I killer gli hanno sparato in strada poco prima di mezzanotte diversi proiettili all’addome e al torace. ‘Pppetta’ era riuscito a tornare a casa dopo l’agguato e i familiari lo avevano accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Villa Betania. Il giovane è morto in prima mattinata.

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