Il branco che ha picchiato Willy Monteiro Duarte fino a ucciderlo, poteva essere fermato prima. Tra risse, pestaggi, armi e droga, da tempo le autorità potevano procedere con l’arresto dei fratelli Marco e Gabriele Bianchi, ma non era mai scattato perché servivano ulteriori approfondimenti di inchiesta. Come si legge sul quotidiano Il Messaggero, in molti non hanno mai denunciato per paura botte e soprusi della banda di Artena: ma quando qualcuno lo ha fatto, o quando la denuncia è partita d’ufficio, l’arresto non è scattato comunque.
In molti non hanno mai denunciato per paura botte e soprusi della banda di Artena che ha ucciso Willy. Ma quando qualcuno lo ha fatto, o quando la denuncia è partita d’ufficio, l’arresto non è scattato comunque.
Nel mirino della Procura sono finiti anche i presunti giri illeciti dei Bianchi, con tanto di tenore di vita da nababbi a dispetto del reddito di cittadinanza chiesto e ottenuto dal padre Ruggero. Reddito percepito ‘indebitamente’ secondo la Guardia di Finanza di Colleferro. La Guardia di Finanza, in seguito agli accertamenti ha chiesto ai magistrati un sequestro di beni per 27mila euro circa. Dagli accertamenti è infatti emerso che le famiglie dei quattro indagati avrebbero omesso di indicare tutte le informazioni dovute. Una segnalazione è stata inviata all’Inps per il recupero delle somme dovute.