Victor Osimhen continua a far parlare di sé. L’ex centravanti azzurro a suon di gol sta trascinando il suo Galatasaray in Champions League.
Il momento di forma di Osimhen
L’attaccante nigeriano grazie alla tripletta realizzata nel match contro l’Ajax, è in testa alla classifica marcatori della Champions League con ben 6 reti realizzate. La sua tripletta, nell’iconico Stadio Amsterdam Arena è stata realizzata in appena 19 minuti. Una grande prova di personalità e forza fisica, che ha permesso all’ex Napoli di trascinare il club turco e far impazzire una tifoseria intera. Il Galatasaray infatti, con ben 9 punti conquistati in 4 gare di Champions League, punta all’accesso diretto nelle prime otto posizioni.
Osimhen e Hojlund: i numeri sorridono al nigeriano
Grazie ai suoi gol, Victor sta portando punti pesanti al Galatasaray. Non si può dire lo stesso di Hojlund, arrivato a Napoli questa estate. L’attaccante danese dopo un inizio da sogno, grazie al gol alla Fiorentina nel giorno del suo debutto e la doppietta in Champions League contro lo Sporting Lisbona è in fase calante. Nell’ultima settimana in particolare, gli azzurri non hanno trovato la rete in due match consecutivi: Como ed Eintracht Francoforte. Numeri che destano preoccupazione nell’ambiente azzurro, nel quale urge trovare una soluzione alla scarsa manovra offensiva.
Ad oggi Hojlund non è Osimhen. Gli azzurri debbono saper aspettare il centravanti danese, sperando che possa trovare una continuità realizzativa che permetta al club partenopeo di godersi a pieno il suo bomber. Il club di De Laurentis ha deciso di investire una grossa somma sull’ex Manchester United, ritenendolo l’attaccante giusto a cui affidarsi per il futuro. Osimhen oggi è un passo avanti ad Hojlund, i numeri sono dalla sua parte e ai tifosi napoletani non resta che sperare in Rasmus.
Nelle scorse ore, sui social molti sostenitori azzurri hanno commentato il momento di forma di Osimhen, affermando: “Contenti per lui ma ci manca come l’aria”. Tanta nostalgia nelle parole dei supporters azzurri che per quattro anni si sono goduti le gesta del fuoriclasse nigeriano all’ombra del Vesuvio.


