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mercoledì, Maggio 1, 2024
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Parla Lucia Celotto, la prof aggredita a Castellammare: “Io presa a schiaffi nei corridoi della scuola, ma nessuno mi ha difesa”

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Ha rilasciato una lunga intervista al Corriere del Mezzogiorno Lucia Celotto, la prof di Castellammare di Stabia che nella mattinata di ieri è stata aggredita sia fisicamente che verbalmente dalla mamma di una sua alunna al liceo Plinio Seniore. La docente, che insegna inglese, era appena uscita dall’aula al termine dell’ora quando, all’improvviso, si è vista piombare addosso la furia della mamma dell’alunna, che dopo averla minacciata con offese irripetibili l’ha presa a pugni, calci e schiaffi, tanto da romperle gli occhiali sul viso. Il tutto in pochi minuti.

Parla la prof aggredita al liceo di Castellammare: “L’aggressione ha un lungo antefatto, la preside sapeva”

La prof è stata intercettata dal Corriere del Mezzogiorno mentre, da casa sua, si stava recando al commissariato per sporgere denuncia dopo quanto accaduto, e ha accusato la mancanza di vicinanza e solidarietà da parte dei colleghi e della dirigenza scolastica.

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Queste le sue parole: “Questa vicenda ha un lungo antefatto. Il giorno prima la dirigente scolastica, Fortunella Santaniello, mi aveva convocata nel suo ufficio, dicendomi che alcuni genitori di quella classe si erano lamentati per il mio metodo di valutazione, in particolare mi accusavano di mettere voti più alti ad alunni dei quali conoscevo la famiglia. Ovviamente non è così. Mi sono difesa con la preside, ho respinto l’addebito, e il giorno dopo, cioè ieri, ho affrontato l’argomento in classe, con i miei alunni, chiedendo loro se pensassero, loro o i loro genitori, che io facessi dei favoritismi. Dopo una serie di “No prof, ma quando mai” e cose simili, avevo notato che un’alunna stava iniziando ad agitarsi, dicendo di non sentirsi bene e chiedendomi, quindi, di uscire dall’aula. A lezione finita mi sono ritrovata la madre come una furia davanti l’aula”. 

“In molti mi hanno mostrato solidarietà, ma tanti altri no”

“Avevo anche ricevuto degli avvertimenti da parte di alcune alunne, “Prof state attenta ora che uscite..” – ha proseguito la prof -. Al compito in classe consegnato pochi giorni prima aveva preso 5, precedentemente dei 4 e dei 5. Ma il tema è un altro. Questa signora già in passato aveva aggredito altri insegnanti. Si poteva dunque immaginare che questa situazione esplodesse”.

E sulla mancanza di solidarietà e vicinanza da parte di molti suoi colleghi: “In ospedale ci sono andata a piedi, da sola, nessuno mi ha accompagnato. Non dico la solidarietà, ma nemmeno la cavalleria di qualche collega o collaboratore scolastico. Che vergogna. La preside non mi ha né scritto né chiamato. Uno dei due responsabili della succursale aveva saputo quanto accaduto ma non si è nemmeno offerto di accompagnarmi in ospedale. L’altra mi ha scritto un messaggio ieri in tarda serata. Alcuni docenti mi hanno manifestato solidarietà, ma tanti altri no”, ha concluso.

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