Erano da poco passate le 23:30. La notte napoletana era appena cominciata. L’aria è stata rinfrescata dalle piogge copiose cadute durante il giorno. Per strada pochissima gente: meglio ripararsi, in cerca di tepore fuori stagione. Tranquillità, normalità. All’improvviso un boato impressionante seguito da rumori metallici e di vetri infranti. Poi, ancora, il rumore di pietre e massi che cadono a terra, ripetutamente. Qualcuno ha detto che quel rumore ha ricordato la pioggia quando viene giù forte. Solo che quei detriti, erano pezzi di intonaco e mattoni sparati in aria dall’esplosione di un ordigno. Siamo a via Toledo, in pieno centro, a Napoli. Inizialmente, si è subito pensato ad un corto circuito, o una fuga di gas. Se ne sentono di queste – tristi – storie. Ma non è andata esattamente così.
L’ombra del racket , dietro l’esplosione in via Toledo
L’ordigno è esploso in un bar o, comunque, avanti all’ingresso dello stesso. La notte tranquilla si è trasformata in un inferno. Così, in un attimo. Grazie all’intervento dei vigili del fuoco intervenuti, le fiamme vengono domate. L’attività presa di mira è lo Shabby Bar. Il proprietario, infatti, è stato già vittima delle intimidazioni nel 2017. In quell’occasione, un bar di sua proprietà – ancora – in via Pessina, fu distrutto dalle fiamme in maniera analoga.