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venerdì, Maggio 3, 2024
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Permessi di soggiorno ‘venduti’ a 2mila euro: 7 indagati tra Napoli, Caserta e Bologna

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Permessi di soggiorno ‘venduti’ a 2mila euro: 7 indagati tra Napoli, Caserta e Bologna. Stamattina i Carabinieri della Compagnia di Caserta, con il supporto di quelle territorialmente competenti, a conclusione di un’articolata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, hanno dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dall’ufficio G.I.P. del Tribunale in sede, su richiesta di questa Procura, nei confronti di 7 persone (2 in carcere e 5 con obbligo di dimora) indiziati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di falsi e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

DOCUMENTI FALSI PER IL PERMESSO DI SOGGIORNO

L’attività investigativa, ha consentito di individuare una struttura dedita alla falsificazione di patenti di guida ed attestati di residenza in favore di cittadini extracomunitari, che necessitavano del rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno.

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In particolare, i componenti del sodalizio, individuati i soggetti extracomunitari, per conoscenza diretta o per il tramite di altri loro connazionali compiacenti, provvedevano a procurarsi patenti di guida, con il relativo sigillo dello Stato falso, ovvero a falsificare attestati di residenza, riportanti timbri falsi del Comune cedendo, poi, a fronte del pagamento di somme di danaro variabili fra i 1.000 e i 2.000 euro, tale documentazione, utilizzata per richiedere il rilascio/rinnovo dei permessi di soggiorno.

L’attività investigativa posta in essere, oltre che ricostruire le ramificazioni del medesimo sodalizio, localizzandone i componenti nei comuni di San Cipriano d’Aversa e Villa di Briano, ha permesso di stabilire ruoli e compiti di ognuno degli indagati.

I RUOLI NELL’ORGANIZZAZIONE

Tra questi vi era chi si occupava di procurare i “clienti”, chi scattava le foto con lo smartphone da apporre sulle false patenti chi riproduceva le stesse e i certificati di residenza con timbri falsi. Chi consegnava i documenti e ritirava i soldi
in contanti; chi, invece, era titolare di una card Postepay, sulla quale il sodalizio riceveva i versamenti in danaro. Dunque si è proceduto al sequestro di oltre 60 documenti di guida falsi, ritrovati nella disponibilità di alcuni cittadini extracomunitari ed alla sospensione di oltre 140 pratiche di rilascio del permesso di soggiorno.

 

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