“Mi sono svegliato e non c’erano più“. E’ quanto avrebbe raccontato il marito della 38enne Pina Orlando, che si è allontanata da casa con le sue figlie di 6 mesi e trovata morta nel Tevere a Roma. Il marito si è presentato alla polizia per denunciare la scomparsa.
Pina Orlando è uscita di notte con i gemellini, di appena sei mesi, di cui finora non c’è traccia. Continuano le ricerche soprattutto nel fiume per capire se la mamma possa averle gettate in acqua insieme a lei o qualche istante prima. La Procura di Roma ha avviato un’indagine per omicidio-suicidio.
Oggi il marito della donna racconta la sua disperazione: le sue parole sulla tragedia vengono riportate dal Corriere della Sera.
“Non ho capito che mia moglie aveva qualcosa, che soffriva, non riesco a darmi pace per quello che è successo. Ci siamo svegliati alle 3 per la poppata, sembrava tutto normale, ci siamo riaddormentati, o meglio pensavo che anche mia moglie si fosse riaddormentata. Invece si è alzata, ha preso le piccole, le ha avvolte nella coperta bianca sul divano ed è uscita senza chiudere la porta. Le ho cercate, non c’erano. Poi ho visto la porta socchiusa e ho avuto un colpo al cuore. Mia moglie era solo molto preoccupata per la salute delle bambine, ma non ricordo una frase, un atteggiamento che potesse far pensare a un gesto simile.
Questo il racconto di Francesco Di Pasquo, giovane ingegnere originario della provincia di Isernia. Sara e Benedetta, nate premature (erano tre, una non è sopravvissuta) nell’agosto scorso al Policlinico Gemelli ma poi dimesse in buone condizioni. La prima a novembre, la seconda solo il 17 dicembre scorso. Il suo corpo sarà ritrovato molto più avanti, a Ponte Marconi. Si stanno ancora cercando quelli di Sara e Benedetta. Gli esperti parlano di depressione post parto, solitudine, di un peso insostenibile.