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mercoledì, Aprile 24, 2024
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Pistola rubata finisce agli Scissionisti, arrestato un camionista di Napoli

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Armi rubate all’interporto finite in mano alla camorra, indagine sugli Scissionisti. Ieri mattina Mondragone, i militari della Compagnia di Molinella, coadiuvati da personale dell’Arma locale, hanno arrestato un camionista napoletano. Il 46enne ritenuto responsabile dei reati di ricettazione e detenzione illegale di arma comune da sparo. L’attività dei Carabinieri è stata avviata lo scorso mese di ottobre, quando era stato denunciato un furto di munizionamento avvenuto presso il centro di smistamento di una società di spedizioni all’interno dell’Interporto di Bentivoglio.

GLI ALTRI FURTI CONTRO LA SOCIETA’

Lavorando su questo episodio, i militari hanno potuto acclarare come la medesima società coinvolta, nelle settimane precedenti, fosse già rimasta vittima di analoghi reati, apparentemente commessi presso altri centri di smistamento sul territorio nazionale, dove i fatti erano stati denunciati, ma in realtà commessi tutti, come i Carabinieri hanno accertato, presso l’interporto di Bentivoglio. Tra i furti, anche quello di 3 pistole.

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È stata avviata così un’attività di videoripresa della sede della società presso l’interporto di Bentivoglio, nel corso della quale è stato documentato il nuovo furto di una pistola da parte di un dipendente della società, 36enne del luogo, il quale, dopo averla asportata, ha provveduto ad occultare l’arma in una zona boschiva del comune di Cento. Monitorando quest’ultimo, i militari hanno così ricostruito i suoi rapporti con un autotrasportatore napoletano, arrestato ieri, con il quale ha pattuito la vendita della pistola per la somma di 800 euro.

LA PISTA DEGLI SCISSIONISTI

A conferma del loro stretto rapporto, i militari hanno accertato che un’altra pistola, tra quelle rubate precedentemente all’interporto di Bentivoglio, era stata ceduta dal magazziniere a quest’ultimo. Il camionista, a sua volta, si adoperava per consegnare l’arma ad altro soggetto, aderente al clan di camorra degli Scissionisti, a cui come contropartita, aveva chiesto di incendiare i mezzi di una società di spedizione del Napoletano, il cui titolare era ritenuto colpevole di non aver onorato un debito contratto con l’autotrasportatore.

L’intervento dei Carabinieri consentiva di impedire la consumazione dell’ulteriore reato, nonché il recupero dell’ultima pistola rubata, di un consistente quantitativo di munizioni e di altro materiale, tra cui profumi e preziosi del valore di circa 100mila euro, asportati all’interno dell’interporto dal magazzino della medesima società di spedizione. L’autotrasportatore arrestato andrà in carcere. Al vaglio dell’Autorità Giudiziaria la posizione del magazziniere autore dei furti e degli altri soggetti coinvolti.

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