A Portici i carabinieri della locale stazione hanno arrestato, per lesioni personali e maltrattamenti, un 36enne napoletano. L’uomo – già noto alle forze dell’ordine – non accettava la fine della storia con l’ex moglie, 35enne di Portici.
Si sono dati appuntamento in via comunale farina e all’ennesimo rifiuto il 36enne ha estratto un coltello ferendo la donna alla spalla sinistra. I militari, ricostruita la vicenda, hanno tratto in arresto l’uomo. L’arma è stata sequestrata. La vittima è stata visitata all’ospedale del mare e ne avrà per 7 giorni.
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Una ragazza di 22 anni, cuoca in un ristorante al centro storico di Napoli, è stata pesantemente aggredita per difendere la zia al bancone. Il motivo? Un ordine sbagliato. La giovane prima è stata molestata, poi colpita violentemente con una testata al volto, che le ha spaccato il naso. L’aggressore, inoltre, non ha prestato soccorso.
I fatti accadono nella tarda serata di venerdì 25 febbraio, quando un’ambulanza del 118 trasporta le 22enne all’Ospedale Vecchio Pellegrini. Qui le viene diagnosticato un trauma cranico con la rottura del setto nasale e 25 giorni di prognosi. In una lettera inviata a Fanpage.it, la giovane denuncia l’accaduto. “Ho sempre odiato la violenza. Da un uomo a una donna è ancor più inaccettabile”. Indagini in corso della Polizia di Stato che sta conducendo ulteriori accertamenti.
Di seguito, la lettera firmata dalla giovane recapitata alla redazione di Fanpage.it. «Mentre preparavo degli ordini in cucina ho sentito urla da parte di un uomo; mi sono diretta fuori ed ho trovato quest’uomo di 50 anni che urlava contro mia zia parole pesanti, venendo di conseguenza richiamato all’ordine da quest’ultima ed invitato ad uscire all’esterno. Lui ha tentato di aggredirla. Vedendo tale scena sono intervenuta e mettendomi tra loro per evitare che il peggio accadesse. Mentre invitavo l’uomo ad indossare la mascherina e ad abbassare i toni nei confronti di una donna, quell’”uomo” ha ben pensato di toccarmi le parti intime e di urlarmi contro parole pesantissime. Con tutto il cuore gli ho urlato contro che era un viscido e doveva solo vergognarsi, il tutto seguito da una spinta. Le conseguenze sono tanta rabbia per il gesto ed un naso fratturato dovuto da un’improvvisa e violentissima testata».