«Sempre sorridente. Sul posto di lavoro ti faceva ridere e faceva continuamente battute. Il pensiero va ora alla moglie e alle due bimbe, che Salvatore non vedrà crescere». Poi, ancora, Biagio: «Sempre disponibile ad eseguire i lavori se glielo chiedevi e che non ti faceva neanche pagare tanto, si faceva in quattro per mantenere moglie e figlie». Queste furono alcuni dei pensieri che gli amici e i conoscenti di Salvatore Chianese (detto ‘o Cinese, nda) gli dedicarono durante il suo funerale. La sua morte sconvolse pesantemente la comunità mugnanese. Chianese era molto conosciuto e ben voluto in città. Sui fatti che generarono la tragedia, al cimitero di Marcianise, ha indagato il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Chianese, nel 2016, stava lavorando alla costruzione di una rampa di scale nel cimitero della cittadina casertana quando, all’improvviso, precipitò nel vuoto della tromba.
Si cerca ancora una verità processuale sulla morte di Salvatore Chianese
Le indagini, intanto, sono andate avanti, così come l’attività processuale. A giudizio sono state chiamate tre persone, accusate di omicidio colposo e violazione delle norme in materia di sicurezza sul lavoro. Si tratta di Luigi C., Vincenzo C. e Domenico P.. Nella giornata di ieri era in programma l’udienza preliminare. una sorta di svolta nell’iter processuale a loro carico e che avrebbe potuto dare una verità processuale alla famiglia di Salvatore Chianese. Ebbene, l’udienza è saltata in extremis per l’indisponibilità di uno degli indagati, attualmente costretto in ospedale. Il processo è stato rimandato ad ottobre.