E’ stato bloccato un profilo Tiktok che ha esaltato i detenuti di ‘ndrangheta, mafia e camorra: era seguito da 34mila follower e avrebbe avuto circa 345mila interazioni. Il profilo broker detenuti 78, denunciato dal quotidiano online Il Corriere della Calabria, aveva pubblicato le foto degli arrestati nei blitz delle forze dell’ordine con in sottofondo canzoni inneggianti alla malavita. Inoltre era possibile distinguere anche i volti degli ex narcos Raffaele Imperiale e Bruno Carabone, oggi collaboratori di giustizia.
Sotto la foto del profilo spesso spuntavano le parole “indulto e amnistia” precedute e seguite dall’emoticon delle catene. Inoltre nei commenti, la frase più ricorrente è stata “presta libertà”. Nei post si vedono titoli di notizie riprese dal web su operazioni condotte dalle forze dell’ordine.
LE REAZIONI AL PROFILO TIKTOK
“È davvero vergognoso venire a conoscenza che sul social TiKTok esiste un gruppo aperto che inneggia alla ‘ndrangheta e che conta più di 34 mila follower e circa 345 mila interazioni. È chiaramente frutto della subcultura mafiosa che è riuscita ad insinuarsi in tutte le pieghe della società civile e affascina le nuove generazioni, al punto da far considerare la viltà e la violenza dei mafiosi come eroismo”. l’imprenditore e testimone di giustizia Pino Masciari ha commentato l’articolo del Corriere della Calabria. Inoltre ha definito:
“Non accettabile che gruppi del genere siano lasciati liberi di fare propaganda all’illegalità sotto gli occhi delle istituzioni, delle forze dell’ordine. È estremamente grave, deve scattare un allarme istituzionale, sociale, perché se è dilagante questo modo di pensare, se si inneggia ai boss e si semina odio nei confronti di chi ha abbandonato il passato criminale e ora si è messo a servizio dello Stato, vuol dire che la cultura della legalità che tentiamo di costruire ogni giorno è ancora lontana dall’essere la cultura dominante”, conclude l’imprenditore.