Social network vietati e possibilità di utilizzo del cellulare solo sotto il controllo dei genitori. Lo ha deciso il tribunale dei Minorenni di Napoli, che ha deciso di applicare la misura nei confronti di due giovanissimi che, insieme ad altri 3 ragazzini (non imputabili perché minori di 14 anni), avrebbero offeso e picchiato un altro adolescente, con debolezze cognitive, e poi postato i video sui social network al fine di denigrarlo.
Ragazzino disabile insultato e picchiato da un gruppo di coetanei, le violenze riprese col cellulare e pubblicate online
L’indagine, svolta dal commissariato di pubblica sicurezza di Maddaloni e coordinata dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di Napoli, è partita dalla denuncia dei genitori della vittima che hanno raccontato gli atti di bullismo subiti dal figlio ad opera del branco. Violenze che sono state riprese con video, pubblicati su social e in chat, create appositamente per “perseguitare” la vittima.
Le indagini hanno fatto emergere le condotte del gruppo e solo la non imputabilità di alcuni dei coinvolti non ha consentito l’emissione di provvedimenti di natura penale, come invece avvenuto per i due giovani. Ciò non escluderà, per tutti i coinvolti, provvedimenti di natura amministrativa.
I due minorenni destinatari delle misure restrittive penali saranno costretti, oltre a dover rientrare ogni giorno presso le proprie abitazioni non oltre le 22, a non poter far uso di social network e a poter utilizzare il cellulare esclusivamente sotto stretta osservanza dei genitori. In particolare, dovranno partecipare ad attività di volontariato in favore di soggetti con disabilità, che saranno indicate dai Servizi sociali del Comune.