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lunedì, Maggio 20, 2024
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Rapina in villa, i romeni confessano:«Ma non abbiamo tagliato l’orecchio»

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È stato rintracciato e fermato alla periferia di Lanciano, nella tarda serata di sabato il quinto uomo ritenuto componente della banda che ha compiuto la rapina nella villa dei coniugi Martelli all’alba di domenica scorsa. L’uomo, un romeno di 26 anni, si nascondeva nelle campagne pattugliate ieri pomeriggio nel corso dell’operazione congiunta di Polizia e Carabinieri nella frazioni di Rizzacorno, Colle Campitelli e Sant’Onofrio. Una volta bloccato è stato condotto nella caserma dei Carabinieri della compagnia di Lanciano e sottoposto a fermo di polizia giudiziaria.

Poche ore prima era stato inoltre arrestato, nell’ambito della stessa operazione, con l’accusa di favoreggiamento un altro romeno di 48 anni: non ha partecipato alla rapina ma avrebbe aiutato proprio il quinto rapinatore a nascondersi. Intanto hanno ammesso tutti e tre di essere gli autori della rapina nella villa dei coniugi Martelli, all’alba di domenica scorsa, specificando i ruoli e le responsabilità di ognuno, ma attribuendo a un’altra persona la mutilazione dell’orecchio della signora Niva. E al termine dell’interrogatorio, nel supercarcere di Lanciano, il gip Massimo Canosa ha tramutato i tre fermi di mercoledì a carico dei fratelli Costantin e Ion Turlica, 22 e 20 anni, e del loro cugino Aurel Ruset (25), in custodia cautelare in carcere, provvedimento richiesto dal procuratore capo di Lanciano, Mirvana Di Serio.

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